Decreto crescita, l'ira della Serie A. Salvini: «Era reddito di cittadinanza per calciatori stranieri». Cosa succede ora

Venerdì 29 Dicembre 2023, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 22:57

Le parole di Matteo Salvini

Lo stop dal 1 gennaio 2024, secondo le società, sarà un duro colpo per il futuro del sistema calcio: ma non la pensa così il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, che in una nota ironizza sulle polemiche sollevate dai club. «L'obiettivo del governo è aiutare il calcio italiano anche e soprattutto valorizzando i vivai. Per questo motivo, la Lega ha ritenuto di stoppare la norma che consente ai calciatori stranieri di pagare meno tasse. Sono convinto che sia una scelta di equità e buonsenso», ha detto in una nota.

«Il Decreto crescita ha permesso ai club di acquistare atleti dall'estero con lo sconto: un aiuto straordinario, durato anni, che doveva essere l'occasione per rilanciare i nostri campionati. Rendendoli più competitivi e attraenti. Così non è stato, e mi sorprende la reazione dei club: sembra che il problema della nostra serie A sia la mancanza di una sorta di reddito di cittadinanza per i giocatori comprati oltreconfine. Io ci metto la faccia, come sempre. Se altri colleghi hanno idee diverse, li invito a confrontarsi anche pubblicamente. Il bene dello sport italiano passa soprattutto dal calcio: sono aperto a ogni dibattito e proposta», ha aggiunto.

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