Strage di Palermo, la figlia superstite: «Mio padre bloccava mio fratello mentre veniva torturato. Io costretta a guardare, non volevo»

Domenica 18 Febbraio 2024, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 09:59

Le confessioni di Miriam

La ragazza, dopo avere chiesto di poter vedere il padre, ha cominciato a parlare lasciando senza fiato i magistrati del tribunale dei minorenni. Le sue dichiarazioni, in cui confessa di avere partecipato attivamente al massacro, sono una galleria interminabile di violenze e torture. Tutte riscontrate dai periti dell'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo: sui corpi delle vittime i segni evidenti di bruciature e maltrattamenti di ogni genere con attrezzi come l'attizzatoio di un camino, fili elettrici e altri utensili. Chi era entrato per primo in quella casa aveva parlato di una scena raccapricciante. Una visione sconvolgente confermata anche dalle parole del procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio nel corso della conferenza stampa: «In tanti anni di carriera non ho mai visto nulla di più orribile».

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