Leslie Van Houten, l'angelo della morte di Charles Manson libera dopo 52 anni: la setta che terrorizzò gli Usa

Martedì 11 Luglio 2023, 22:49

L'omicidio di Leno LaBianca

Gli omicidi furono commessi da tre membri della setta, ma non da Van Houten, che invece entrò in azione il giorno dopo, macchiandosi dell'uccisione di Leno LaBianca, titolare italo-americano di un supermercato, e di sua moglie Rosemary. Lei, Manson e altri cinque membri della 'Family' (di cui tre donne) penetrarono nella casa e svegliarono Leno, assopito sul divano in salotto, puntandogli una pistola in volto. L'uomo fu rassicurato che non gli avrebbero fatto del male e che volevano solo derubarlo. Invece gli legarono le mani, lo accoltellarono e incisero la parola 'war' sul suo petto, lasciando un forchettone da cucina infilzato nella pancia e un coltello da bistecca nella gola.

Le quattro ragazze poi scrissero messaggi sulle pareti del soggiorno usando il suo sangue: "Death to pigs" (Morte ai porci) e "Rise" (Insorgete). Nel frattempo la banda aveva inferto 41 coltellate anche alla moglie rimasta nella camera da letto, incappucciandola prima con una federa legata al collo col filo della lampada da comodino. Dopo gli omicidi, gli assassini rimasero nella casa, mangiarono del cibo preso dal frigorifero dei LaBianca e si fecero la doccia prima di ritornare in autostop. Di tutte le persone coinvolte nei delitti della Family, Van Houten sarà la prima a uscire dalla cella: agli altri è stata negata la libertà condizionata, mentre Manson e un altro seguace sono morti in carcere.

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