Stupro a Catania, la giudice punta il dito contro i social: «La nazionalità non c'entra, tra i giovani rabbia e disagio»

Domenica 4 Febbraio 2024, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 11:50

«Egiziani? La nazionalità non c'entra»

Caramanna sottolinea infine che la violenza è assolutamente trasversale, e non riguarda soltanto giovani stranieri come nel caso di Catania. «La nazionalità non c'entra. Le famiglie, in particolare quelle che vivono in contesti difficili, non sempre riescono a trasmettere i giusti valori ai loro figli. Ma è anche vero che tanti ragazzi sono stati lasciati soli dalle Istituzioni in quartieri dormitorio dove non c'è nulla: le risorse sono poche ma bisogna agire al più presto aumentando il personale dei servizi sociali mettendo a disposizione strutture per ricreare quel senso di comunità che, in questi posti, è andato perduto»

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