Sam Altman, il papà di ChatGPT: «L'intelligenza artificiale? Non dormo la notte se penso ai rischi e all'assenza di regole»

Venerdì 16 Febbraio 2024, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:27
Sam Altman, il papà di ChatGPT: «L'intelligenza artificiale? Non dormo la notte se penso ai rischi e all'assenza di regole»
di Redazione web
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L'intelligenza artificiale è un pericolo? Il suo «papà» Sam Altman ha ammesso forti preoccupazioni sul vuoto di norme ancora esistente sugli usi dell’intelligenza artificiale, che rischia di dare esito a «scenari degni di una fiction». Il fondatore di ChatGPT ha parlato di un «vacuum» di norme a cui si deve rimediare il prima possibile. Sul modo per riuscirci, Altman ha ammesso che «l'unica soluzione sia procedere con la sperimentazione analizzando cosa potrebbe funzionare e cosa potrebbe danneggiare» l'umanità. Un compito di cui la responsabilità è – secondo il primo amministratore delegato di OpenAI – tutta nelle mani dei governi, che dovranno guidare il mondo nel «testare tutti i diversi processi regolamentari", collaborando con un obiettivo comune.

I rischi dell'IA

Nell'analisi che ha fatto durante il summit, Altman ha parlato di «rischi potenziali», a fronte di «vantaggi indiscutibili» di cui potrebbe godere l'intera collettività. Quali sono i rischi? Alla domanda su "che cosa non lo facesse dormire la notte", il super imprenditore 38enne ha parlato di "vari scenari negativi e da fiction". Eppure, a fronte di questi, Altman resta «ottimista» e si dice convinto che il potere dell'IA sarà quello di dare a tutti «le stesse immense risorse a disposizione ogni giorno», e quindi "potenzialità enormi" di realizzare i propri progetti e sogni.

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