Ilaria Salis, il papà: «Costretta a stare 23 ore in cella, è molto agitata». Chiesti i domiciliari a Budapest: cosa dice la norma Ue

Martedì 12 Marzo 2024, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 22:47

Cosa succederà il 28 marzo

Una data da cerchiare con il rosso, il 28 marzo. E una richiesta, quella dei domiciliari in Ungheria, che segna ufficialmente il cambio di strategia per Ilaria Salis. Il caso è tornato all'Eurocamera a Strasburgo, ma questa volta non in un dibattito in Plenaria: è stato il padre, Roberto, a volare in Alsazia per incontrare la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e cercare di allargare il fronte schierato con l'insegnante di Monza.

«Contro Ilaria c'è un processo politico», ha sottolineato Roberto Salis denunciando le continue ingerenze di Viktor Orban sul processo e tornando a pungere l'esecutivo italiano: «Il governo dei patrioti dimostri di esserlo. Difendere un cittadino italiano ne rappresenta l'essenza». Per Ilaria si tratterà della prima comparsa in tribunale dopo quella, che fece il giro d'Europa, in manette e catene di oltre un mese fa. Inizialmente i legali e la famiglia si erano detti contrari alla richiesta degli arresti domiciliari in loco, spingendo per il rientro in Italia. Con il passare dei giorni, e le consultazioni con il governo, la strategia è cambiata.

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