Come è morta Giovanna Pedretti, le ultime ore: le tracce di sangue in auto, il corpo nel fiume e il messaggio su Whatsapp

Lunedì 15 Gennaio 2024, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 15:30

Il ricordo

Oggi le saracinesche della pizzeria 'Le Vignole' di Sant'Angelo Lodigiano sono abbassate, sopra vi è stato affisso un cartello in cui viene chiesto di non depositare fiori e oggetti davanti alle vetrine. Un'indicazione che è stata rispettata dai condittadini di Giovanna Pedretti, tutti comprensibilmente scossi dall'accaduto. Mentre il marito, Nello D'Avino, cotitolare della pizzeria, non ha intenzione di parlare alla stampa, sono molti gli abitanti della zona che condividono il ricordo della ristoratrice per la quale riservano belle parole miste a sgomento. Un settantenne che frequentava già il suo locale quando lei, con il marito, aveva una tabaccheria, spiega che la donna non aveva nessuna difficoltà nel lavoro e che anzi lavorava molto bene. Dice anche che non era affatto apparsa triste nell'ultimo periodo. E che potrebbe essere stata secondo lui proprio quella recensione diventata famosa a averla scossa. «Incredibile» commenta. Una vicina di casa che abitava nel suo stesso cortile parla di "gogna mediatica". E anche lei conferma che il lavoro andava molto bene e che quindi non avrebbe avuto assolutamente bisogno di recensioni sensazionalistiche per sbarcare il lunario. Per il resto, chiunque passi oggi da via XX settembre, dove è situato il ristorante Le Vignole, dice che la donna era conosciuta perché molto socievole, buona e perbene. Era "senza problemi, sorridente. Ma d'altronde - dice una vicina - le cose cambiano". "Io sono distrutta. Era una persona disponibile" c'è chi le fa eco.

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