Nata in Italia e rapita dal padre a 7 anni, Sarah torna col barcone per riabbraciare la mamma e i fratelli. Ma ora rischia l'espatrio

Sabato 17 Febbraio 2024, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 12:52

Il ricorso

«La fattispecie concreta in cui si trova la giovanissima Sarah non è disciplinata da alcuna norma, perciò va risolta col buon senso. Questa ragazza è nata a Catania, in questa città ha lasciato la mamma e tre fratelli solo perché rapita dal padre. La madre l'ha aspettata per anni, tentando invano, purtroppo, tutte le strade per farla tornare già da minorenne. Ha tentato innumerevoli volte di ricongiungersi all'amata madre, ma le macchinazioni burocratiche del nostro Ordinamento gliel'hanno sempre impedito», scrive l'avvocato Giuseppe Lipera, nelle note depositate al Tribunale civile di Catania davanti al quale il 19 settembre si terrà l'udienza per il ricorso contro il provvedimento del giudice di pace che si è dichiarato incompetente per territorio a decidere sul decreto di espatrio emesso dal questore di Trapani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA