Terremoto di magnitudo 5.1 in Molise. Scosse tutta la notte, case lesionate. Da martedì oltre cento scosse

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Dopo il terremoto di magnitudo 5.2 di ieri sera alle 20.19, nella notte lievi scosse sono state registrate dall'Ingv in provincia di Campobasso. Solo una è stata di magnitudo 3.1 (all'1.02 di questa notte con epicentro a 5 km da Montecilfone), tutte le altre hanno avuto una magnitudo inferiore a 2.5. L'ultima è stata registrata questa mattina alle 7.07 con magnitudo 2.5 a 6 km da Montecilfone e a una profondità di 10 km.

«La notte l'abbiamo passata in macchina e in due centri che abbiamo a disposizione. I turisti sono scappati e, anche se mi dispiace, li capisco. Non ci sono stati crolli di abitazioni ma dei piccoli distacchi. Le case comunque sono lesionate. Ora stiamo aspettando i tecnici della Protezione civile per fare le verifiche». Lo ha detto il sindaco di Montecilfone Franco Pallotta, facendo il punto della situazione dopo le scosse.

A seguito della scossa di terremoto che ha colpito ieri il Molise, comunica Anas, "stanotte è stato chiuso in via precauzionale un tratto della strada statale 647 ‘Fondo Valle del Biferno’ per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura stradale da parte dei tecnici Anas. Ulteriori accertamenti proseguiranno questa mattina sull’intera tratta stradale, dal km 47.600 al km 63.400. Il traffico è deviato sulla statale 87 ‘Sannitica’''. La S.S. 647 “Bifernina” è chiusa dal km 47+600 al km 63+400 entrambi i sensi di marcia. Percorsi alternativi sulla SS 652 e SS 87. 

Sono stati oltre 110 i terremoti registrati in Molise a partire dal 14 agosto e, di questi, oltre 80 sono avvenuti dopo la scossa più forte, quella di magnitudo 5.1 delle 20.19 del 16 agosto: è quanto indicano i dati rilevati finora dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). «Nel frattempo si lavora per installare nella zona dell'epicentro quattro stazioni mobili, la cui installazione è prevista in serata», ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv.

La sequenza sismica in corso in Molise dal 14 agosto potrebbe essere dovuta all'attivazione di più faglie: è questa una delle ipotesi alla quale stanno lavorando gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), suggerita dalla distruzione degli oltre 110 terremoti registrati nella zona a partire dal 14 agosto. «Al momento si tratta di un'ipotesi di lavoro, per verificare la quale servono ulteriori dati», ha precisato all'ANSA il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni.

Una forte scossa di terremoto ha colpito alle 20.19 il Molise ed è stata avvertita in tutto il Centro-Sud. L'Ingv indica una magnitudo di 5.2 (poi rivista a 5.1). L'epicentro a Montecilfone (comuni vicini Palata, Larino e Guglionesi) in provincia di Campobasso, a una profondità di 9 chilometri. Il sisma è stato avvertito in Abruzzo, Molise, Puglia e persino a Roma, Napoli e in provincia di Salerno. La scossa, molto lunga, ha spaventato residenti e turisti soprattutto sulla costa di Molise e Abruzzo, mentre è stata avvertita di meno nell'Aquilano il cui territorio insiste su una dorsale diversa. Numerose repliche: alle 20.30 sisma di 3.0 con epicentro Larino. E poi ancora alle 21.29 di magnitudo 3,1 a Palata e soprattutto alle 22,22 con un picco di 4.5. Uno stillicidio che logora i nervi. In molti paesi del Molise la gente ha abbandonato le case ed è scesa in strada per dormire all'aperto.

Terremoto all'alba nelle Marche, epicentro a 8 chilometri da Ancona


Rispetto a martedì notte, la scossa di magnitido delle 20 e 19 ha spaventato molto di più perché ha sorpreso a tavola per cena la maggior parte delle persone, mentre 48 ore fa in molti stavano dormendo: paura anche nei piani delle abitazioni.

 


Gente in strada in preghiera e malori. Si sono raccolti in piazza, su esortazione della Protezione Civile, gli abitanti e i villeggianti di Campomarino (Campobasso) dove si è sentita la scossa di terremoto. A quanto appreso, non ci sarebbero stati crolli e verifiche sono in corso. Le persone sono state invitate a lasciare le case e concentrarsi nella piazza. A Campomarino Lido diverse ambulanze sono transitate negli ultimi momenti probabilmente per persone che hanno accusato malori. Dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Campobasso non segnalano persone ferite ma molte richieste di interventi per verifiche strutturali a immobili localizzati soprattutto nella zona dell'epicentro tra Guglionesi, Montecilfone e Palata.
 

Controlli alla diga. Disposto il monitoraggio della diga del Liscione e del viadotto del Liscione: controlli obbligatori con con sisma superiore alla magnitudo 4.
La diga forma il vasto lago di Guardialfiera (Campobasso).


A Montecilfone (Campobasso), uno dei paesi più vicini all'epicentro, la gente di appresta a passare una notte all'addiaccio, in macchina o nei posti predisposti dalla Protezione Civile. Per fortuna si registrano pochi danni alla chiesa, alcuni cornicioni caduti e nessun ferito.  Le richieste al Pronto soccorso sono per lo più per crisi di panico. Ma salendo da Campomarino, sulla costa adriatica, verso l'interno della regione, si vede che la popolazione è tutta in strada.

Tante sono le famiglie che stanno lasciando la zona, chi presso parenti, chi alla ricerca non facile, ad agosto, di alberghi in aree più sicure. E la seconda forte scossa delle 22,30 ha peggiorato le cose scatenando il caos. Nessun danno di rilievo a San Giacomo degli Schiavoni, a Guglionesi, e a Montecilfone (qualche cornicione caduto e alcune crepe nei centri storici), ma la paura cresce per il ripetersi delle scosse, delle quali la prima di oggi è stata particolarmente violenta. A Campomarino il centro storico è stato temporaneamente evacuato in via precauzionale e anche nei tanti paesi arroccati sulle colline molisane sono in corso verifiche per capire se sia il caso di far dormire la gente nelle proprie abitazioni. Tanta paura anche tra i numerosi turisti che in queste giornate ferragostane risiedono sul litorale, in particolare a Termoli e Campomarino. Nonostante i molisani siano abituati al ripetersi di terremoti - la regione è stretta tra il Gargano e l'Abruzzo , due aree a forte rischio - il crescendo dell'intensità delle scosse questa volta preoccupa davvero.

Ho lesioni in casa, temo sia inagibile», così Giuseppe Spadanuda, coordinatore della Lega a Acquaviva Collecroce (Campobasso). «Stiamo dando una mano agli anziani ad uscire di casa e vedo che come la mia ci sono tante altre case: temo che domattina capiremo che di inagibili ce ne sono tante. E stanotte dormiremo in macchina», chiude Spadanuda.

Avvertita nel reatino. La scossa di terremoto registrata in Molise, è stata distintamente avvertita dalla popolazione anche a Rieti e nei comuni dell'Alto Velino già devastati dal sisma del 2016.

Paura a Napoli. È stata avvertita in maniera sentita anche in Campania la scossa di terremoto di magnitudo 5.2 che ha colpito poco prima delle 20.20 la provincia di Campobasso. La sala di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano - informa la direttrice, la professoressa Francesca Bianco - è subissata dalle telefonate di cittadini preoccupati. Ampia l'area in cui il sisma è stato avvertito. A Napoli città come nell'entroterra vesuviano, ma anche nelle zone interne dell'Avellinese e del Sannio. Al momento non si ha notizia di danni a cose o persone. Nel capoluogo partenopeo la scossa è stata avvertita anche ai piani più bassi degli edifici.


Avvertita in Puglia. È stata avvertita anche in Puglia la forte scossa di terremoto, con epicentro in Molise. Sono centinaia le telefonate giunte al numero di emergenza del 115, in pochi minuti. Si è trattato di una scossa breve, ma intensa avvertita anche ai piani bassi a Bari, Bitritto, Canosa e Foggia; tra le prime città da cui si hanno notizie. Al momento non si registrano danni a cose o persone.

Altre 6 scosse di terremoto si sono susseguite nei minuti successivi, tre con epicentro a Montecilfone ad 8, 10 e 14 km di profondità, di magnitudo 2.8, 3.0 e 2.1 e due con epicentro a Guglionesi (Campobasso) di magnitudo 3.0 e 2.5. L'ultima scossa in ordine di tempo si è verificata alle 20.58 che ha come epicentro San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso) di magnitudo 2.5 ad una profondità di 8 km.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Agosto 2018, 20:28
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