Coronavirus, record di guariti: mille contagi in meno. «Ma si deve restare a casa fino a dopo Pasqua»
di Simone Pierini
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A preoccupare è il caso di Milano che ha conquistato il primato di provincia più colpita d'Italia constatando una percentuale di aumento di casi maggiore (+4,17%) rispetto Bergamo e Brescia (scese al 1,61% e al 2,50%). Così il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, annuncia che 6 studi clinici sono in corso dopo l'autorizzazione dell'Aifa e che sta iniziando un'indagine con i test sierologici (quindi sul sangue) per individuare immuni e il rapporto tra «sintomatici e asintomatici. Si considereranno anche le fasce d'età, in modo da avere una distribuzione bilanciata e le informazioni saranno di primaria importanza».
La speranza di vedere una stabilizzazione in Italia è stata espressa anche dal direttore esecutivo dell'Oms Michael Ryan, che ha ricordato come «i casi di oggi riflettano i contagi di 15 giorni fa». Secondo uno studio del professor Franco Peracchi (dell'Einaudi Institute for Economics and Finance), l'Italia potrebbe arrivare a zero contagi tra il 5 e il 16 maggio, con alcune regioni - quelle meno colpite - che potrebbero anticipare quella data entro la fine di aprile.
Ma il lockdown totale ci sarà sucuramente almeno fino al 18 aprile. «Riaprire il paese anche scaglionato? Parliamone dopo Pasqua - risponde senza fronzoli il presidente del Consiglio superiore di sanità -. Ma siamo sulla buona strada».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Marzo 2020, 10:21
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