Operai morti sul lavoro, da Casteldaccia a Suviana: oltre 350 le vittime da inizio 2024. Tutti i precedenti

Lunedì 6 Maggio 2024, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 12:02

I precedenti

L'esplosione nell'impianto di Bargi, sul lago di Suviana in cui hanno perso la vita sette lavoratori è il drammatico episodio che meno di un mese fa ha sconvolto l'Emilia Romagna e tutto il resto del Paese. Le vittime sono: Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, Mario Pisani, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni, Adriano Scandellari, 57 anni, di Padova, Paolo Casiraghi, 59enne di Milano, Alessandro D'Andrea, 37enne originario di Forcoli, Vincenzo Garzillo, 68enne di Napoli.

A Brindisi, due giorni fa un'altra morte in uno zuccherificio. L'operaio si chiamava Vincenzo Valente, 46 anni, di Latiano. La vittima, che lavorava per conto di una ditta esterna, era impegnata in attività di manutenzione sul nastro, che ora è sotto sequestro. L'11 febbraio 2015, anche il padre dell'operaio, Cosimo Valente, all'epoca 65enne, rimase vittima di un incidente mortale sul lavoro. Perse la vita dopo una caduta da un albero che stava potando nelle campagne tra San Michele Salentino e Latiano.

Poi due morti sul lavoro nel napoletano il 2 maggio, proprio il giorno dopo la Festa dei lavoratori del primo maggio. A Lettere un operaio di 57 anni, Raffaele Manzo, sarebbe precipitato dal terzo piano di un palazzo attorno al quale era in allestimento un cantiere edile. Quasi nello stesso momento a Casalnuovo un operaio di 60 anni, Vincenzo Coppola sarebbe morto in un cantiere in viale dei Tigli.

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