Prima la sentenza della Cassazione sul saluto romano, poi il calendario dell'Esercito 2024. Nelle ultime ore «l'onda nera» trova sempre più spazio nell'informazione italiana per via delle vicende giudiziarie e degli attori delle politica nostrana.
Trentadue pagine, dodici mesi e un'ondata di critiche. Il nuovo calendario dell'Esercito 2024 innesca una spirale di polemiche, con un'interrogazione parlamentare e con la richiesta di rimozione dal commercio da parte dell'opposizione e dell'Anpi.
Le polemiche per il calendario
Ad accendere la miccia è stato soprattutto il titolo dato alla pubblicazione: «Per l'Italia sempre...prima e dopo l'8 settembre 1943». Una data spartiacque nella storia del Paese, del prima e del poi, della rottura con il regime fascista e della corsa verso quella che sarà poi la Repubblica.