Amato: «Ustica, un missile francese colpì il DC9 Itavia. Volevano eliminare Gheddafi, Macron chieda scusa»

Sabato 2 Settembre 2023, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 14:37

L'insofferenza di Craxi

Amato ricorda che fu l'allora «presidente del Consiglio Bettino Craxi a chiedermi di occuparmi» del caso Ustica «nell'agosto del 1986.La sollecitazione era arrivata dal presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, su pressione di parlamentari e intellettuali. A quell'epoca navigavamo ancora nel buio». «Io ricordo - sottolinea Amato - che Craxi era insofferente alle mie perplessità sulle tesi dei generali. Andavo da lui per avere sostegno sui fatti che secondo me le smentivano e lui mi diceva senza mezzi termini che dovevo evitare di rompere le scatole ai militari. Poi mi faceva fare, perché questo era il nostro rapporto. Ma non era contento».

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Sul perché fosse insofferente, Amato sostiene: «Avrei saputo più tardi - ma senza averne prova - che era stato Bettino ad avvertire Gheddafi del pericolo nei cieli italiani. Non aveva certo interesse che venisse fuori una tale verità: sarebbe stato incolpato di infedeltà alla Nato e di spionaggio a favore dell'avversario. In fondo è sempre stata questa la sua parte. Amico di Gheddafi, amico di Arafat e dei palestinesi: uno statista trasgressivo in politica estera»

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