Coronavirus, esodo biblico in India: migliaia di persone fuggono dal lockdown di Delhi per raggiungere i villaggi

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di Silvia Natella
Coronavirus, esodo biblico in India: migliaia di persone fuggono dal lockdown di Delhi per raggiungere i villaggi. Camminano a piedi, noncuranti del metro di distanza di sicurezza, hanno bagagli improvvisati che sorreggono con il capo e in alcuni casi viaggiano con gli animali. Sono i migranti 'fuggiti' dalla capitale dopo il lockdown imposto da Modi. Quello che sta accadendo in India in queste ore è un vero e proprio esodo biblico, le cui immagini così rurali portano indietro nel tempo. Un fenomeno che non accenna a diminuire nel quinto giorno consecutivo dall'annuncio dello stop. 

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Le immagini fanno il giro del mondo e preoccupano perché in un Paese così popoloso queste migrazioni sono una bomba a orologeria. I migranti desiderano tornare nei loro villaggi dopo aver interrotto le attività in città e aver perso il lavoro. Uno scenario simile a quanto è successo in Italia nella notte dell'8 marzo, quando i fuorisede hanno preso d'assalto le stazioni per tornare al Sud. Loro abbandonavano il "Nord focolaio" in treno e la loro fuga aveva il sottofondo di trolley trascinati per le scale in fretta e furia.
 
 


Anche in India qualcuno prova ad ammassarsi sui mezzi di trasporto e alle frontiere, ma quella lunga scia umana di gente a piedi è ancora più impressionante. Un’emergenza nell’emergenza: la bomba sanitaria potrebbe scoppiare da un momento all'altro dopo quella sociale.

Eppure il primo ministro indiano Modi aveva predisposto il blocco per tenerli al sicuro dalla pandemia e autorizzato metodi poco ortodossi per far rispettare il lockdown, salvo poi chiedere perdono per aver imposto a un miliardo e trecento milioni di persone di chiudersi in casa. Queste centinaia di migliaia di persone, per lo più lavoratori giornalieri, non hanno più nulla in città e vogliono tornare nelle aree rurali perché non hanno altre possibilità di sostentamento. I treni e gli autobus sono pochi e loro sono costretti a tornare a piedi, percorrendo decine e decine di chilometri. Il coronavirus potrebbe viaggiare con loro.  

È il caos totale in un Paese abituato al traffico, agli assembramenti, alle file per un pasto. In Uttar Pradesh sono partiti mille autobus scatenando il più grande ingorgo di persone mai visto alla stazione. In Orissa, almeno 15 mila si erano messi in cammino per tornare in Bihar, il loro stato d’origine, ma l’Alta Corte ha chiesto allo Stato di fermarli, rinchiudendoli nei 104 campi già allestiti. In Kerala altre migliaia sono accampati nelle strade di Paippad, nel distretto di Koitayam, chiedendo mezzi per raggiungere i villaggi d’origine. Agli Stati della federazione è stato chiesto di chiudere le frontiere, mentre chiunque sia riuscito a mettersi in viaggio durante il lockdown dovrà trascorrere due settimane di quarantena in una delle strutture governative.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Marzo 2020, 13:04
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