Che succede alle TelCo?

Che succede alle TelCo?

di Alberto Mattiacci
Un’impresa svizzera (Swisscom) si compra Vodafone Italia per 8 miliardi, pur possedendo già Fastweb. Al contempo, TIM fa una scelta esattamente opposta: vende una parte della propria struttura -le reti. Che succede? Il contesto è il comparto strategico delle TelCo -Tel(ecomunications) e Co(mpany). Dentro, vi troviamo servizi oggi indispensabili alla crescita economica: telefonia, accesso a internet, cloud, Internet delle cose, cybersecurity, ecc. Il mercato TelCo italiano negli ultimi 5 anni è stato il peggiore fra gli europei. È vittima di un paradosso: da un lato costosi investimenti (es. il 5G) da sostenere per continuare a operare; dall’altro un’intensa guerra dei prezzi. Insomma: maggiori costi e minori ricavi -l’inferno per un’impresa. In tali condizioni negative di contesto, quali logiche guidano questi opposti comportamenti? La risposta è in due parole: 1 opportunità e 2 concorrenza.
1) I prossimi decenni vedranno il digitale trasformarsi e diffondersi ancor più di quanto fatto finora. Al digitale servono le reti e col digitale si innova ogni cosa: beni, servizi, vita. Bisogna esserci ed essere forti.
2) Concorrenza: in questa prospettiva, alle imprese occorre essere grandi ma anche più snelle e veloci. Acquisire un’impresa concorrente è un modo per crescere rapidamente (e ridurre la competizione). Smettere di impegnare risorse in attività poco redditizie e concentrarsi su altre, è un modo per acquisire rapidità. Due scelte, due visioni. Il tempo dirà chi ha ragione.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2024, 06:00
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