Enrico Ruggeri: "Il televoto mi penalizza.
Le mie cover di Bowie? A lui devo tutto"

Enrico Ruggeri: "Il televoto mi penalizza. ​Le mie cover di Bowie? A lui devo tutto"

di Carlo Mandelli
MILANO - Il Festival di Sanremo è una costante, quasi come l'inossidabile fede interista, per Enrico Ruggeri che torna in gara in Riviera e pubblica un nuovo album. L'avventura sanremese, per il cantautore che sul palco dell'Ariston era arrivato per la prima volta tanti anni fa assieme alla sua band di allora, i Decibel, sarà la decima che segue anche due vittorie, nel 1987 con Si può dare di più insieme a Gianni Morandi e Umberto Tozzi, poi ancora nel 1993 con Mistero.


«Non so se non ci sarà un due senza tre - ha raccontato Ruggeri a proposito - ma non credo, perché il televoto penalizzerà quelli come me. Io però punto alla classifica del tempo».

Sotto i riflettori della 66esima edizione di quello che fu il festival con il più fiorito d'Italia, la voce milanese si presenterà questa volta con il brano intitolato Il primo amore non si scorda mai. «Il brano esprime quello che eravamo - ha detto Ruggeri - e quello che siamo. La vita che ci cambia e di come sia in grado di determinare il nostro essere. E però anche e soprattutto la canzone che racconta la mia ennesima sfida sonora, la voglia di andare oltre, di coniugare rock, elettronica e musica d'autore».

Sempre a proposito del Festival, il cantautore che in questo periodo è impegnato anche nella scrittura di un romanzo giallo, per la serata dedicata alle cover ha scelto invece di salire sul palco con A canzuncella degli Alunni del Sole che canterà in napoletano.
Durante la settimana sanremese, il 12 di questo mese per l'esattezza, Ruggeri pubblicherà anche il suo nuovo album che portrà il titolo di Un viaggio incredibile.

Nella scaletta del doppio cd si saranno 9 inediti, numerosi successi pescati dal suo repertorio dal 1986 al 1991 e anche 4 cover dedicate a David Bowie: Life on Mars?, The Jean Genie, All The Young Dudes e Diamond Dogs. «In questi anni - racconta Ruggeri - ho cantato spesso Bowie, in concerto, in televisione e per ben quattro volte ho inciso sue canzoni. Così, ho pensato che il Viaggio incredibile iniziato quando ero ragazzo è partito anche grazie alla spinta che mi hanno dato certe musiche, in gran parte sue. Includerne alcune nel nuovo lavoro è stata una scelta obbligata».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2016, 14:13
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