Stretta su deepfake e divieto di riconoscimento delle emozioni. Limiti e multe sull'uso dell'intelligenza artificiale: cosa prevede l'AI Act

Mercoledì 13 Marzo 2024, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 23:56
Stanco o arrabbiato al lavoro o a scuola? L'IA Act vieta i sistemi di riconoscimento delle emozioni (e i deepfake). Cosa prevede la legge
di Redazione web
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Arriva l'ok del Parlamento europeo per l'IìAI Act, la legge sull'intelligenza artificiale che garantisce sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali e promuove l'innovazione. I deputati hanno approvato il regolamento, frutto dell'accordo raggiunto con gli Stati membri nel dicembre 2023, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni.

Ma cosa prevede l'atto? Possiamo dire che sono quattro i punti fondamentali:

1- Garanzie per i sistemi di intelligenza artificiale usati per finalità generali

2 - Limiti all'uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell'ordine

3 - No a sistemi di credito sociale, o per manipolare e sfruttare le vulnerabilità degli utenti

4 - I consumatori avranno diritto a presentare reclami e ricevere spiegazioni rilevanti.

«L'obiettivo - cita il testo - è soprattutto quello di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo nel contempo l'innovazione e assicurando all'Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi per l'IA sulla base dei possibili rischi e del livello d'impatto».

Ma non solo. Tra le applicazioni vietate, ce n'è una in particolare che riguarda le nostre emozioni: con l'AI Act non sarà più possibile comprendere, i sistemi di riconoscimento delle emozioni se siamo stanchi, arrabbiati o felici nel nostro luogo di lavoro o nelle scuole.

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