25 aprile, perché si festeggia e cosa è la Liberazione: il significato dell'anniversario

Mercoledì 24 Aprile 2024, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 15:12

Perché proprio il 25 aprile?

È una data simbolo: il 25 aprile 1945 segna una svolta: la proclamazione dell’insurrezione partigiana nelle maggiori città dell’Alta Italia da parte del CLNAI (il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia). A proclamare lo sciopero dai microfoni di Radio Milano liberata quel giorno fu il partigiano Sandro Pertini che diventerà presidente della Repubblica ("Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire").

È in questi anni che per la prima volta viene utilizzato il termine Resistenza per indicare la lotta partigiana. È un giorno in cui si registra una svolta chiara nella guerra civile scoppiata in Italia dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Il 24 aprile 1945 gli alleati superarono il Po e, il giorno dopo, il 25 aprile 1945 cominciò la ritirata dei tedeschi e dei soldati della Repubblica di Salò da Milano e da Torino dopo lo sfondamento della Linea Gotica che tagliava l'Italia in due, si estendeva per 300 km dall'attuale provincia di Massa-Carrara e correva fino al versante adriatico della provincia di Pesaro e Urbino. Ad avanzare verso nord erano gli Alleati angloamericani (Churchill costituì e inviò in Italia la Brigata Ebraica, il Jewish Infantry Group) e i partigiani riuniti nel movimento della Resistenza. Roma fu liberata il 4 giugno 1944. Anche Firenze, quel giorno, era una città liberata da appena otto mesi.

Nella foto, piazza Duomo a Milano il 25 aprile 1945.

© RIPRODUZIONE RISERVATA