"I miei figli mai vaccinati, stanno bene e non cambio idea. Mi fanno una multa? La impugno"

"I miei figli mai vaccinati, stanno bene e non cambio idea. Mi fanno una multa? La impugno"
Mauro ha due figli di 13 e 19 anni «non sono mai stati vaccinati e, ad oggi, non cambio idea su questo». «Per ora non ci sono garanzie di innocuità - spiega intervistato dall'ANSA -. Immagino che tra qualche mese mi arriverà una sanzione di tipo amministrativo, anche abbastanza elevata. Ma io cercherò in ogni modo di impugnarla perché ritengo che la nuova legge, arrivando anche a negare il diritto alla scuola per alcuni bambini, sia irricevibile per un paese democratico. In 15 paesi dell'Ue l'obbligo vaccinale non esiste».

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Mauro, dipendente statale over-50, genovese, ha iniziato ad interrogarsi sulla bontà dei vaccini 22 anni fa dopo aver letto un articolo di giornale. E racconta: «Come tanti ero cresciuto nel dogma che le vaccinazioni fossero state una conquista senza se e senza ma. Così, quando nel 1996 lessi di un gruppo di genitori che manifestavano contro l'obbligo vaccinale mi chiesi 'perché stanno manifestando contro una cosa buona?'. Dopo un paio d'anni raccolsi sufficienti informazioni per scegliere di non vaccinare i miei figli, optando per un percorso più naturale: aria salubre - siamo andati a vivere in campagna -, un'alimentazione sana, sport».

Alla domanda sul perché esporre i propri figli al rischio di contrarre importanti malattie, l'uomo risponde: «Se si devono assumere, da sani, farmaci contro un rischio, bisogna informarsi sul rischio. A fronte di rischi che io ritenevo inesistenti - come la poliomelite - non ho voluto esporre i miei figli a rischi più concreti che derivavano dai vaccini. A rinsaldare questa consapevolezza è stata la scoperta dell'esistenza di una legge, la 210 del 1992, che prevede risarcimenti per i bambini danneggiati da vaccini e trasfusioni. Quindi anche lo Stato è consapevole».

Tra i primi ostacoli che ha incontrato in questa scelta, condivisa dalla madre dei suoi figli, Mauro cita le reazioni iniziali di familiari e amici. «Mio fratello, era molto contrario. Poi informandosi ha preso la mia stessa decisione», racconta. L'ultimo scoglio è stato quello scolastico, «ma solo dallo scorso anno - spiega -.
Prima, pur essendoci l'obbligo e avendo sempre segnalato la nostra posizione, non abbiamo mai avuto problemi. Nel 2017, con l'arrivo della nuova legge, la scuola ha iniziato a farmi obiezioni. Io ho segnalato che erano le stesse presenze dei miei ragazzi, in media molto superiori agli altri alunni, ad attestarne il buono stato di salute
».

«Loro non si sono sostanzialmente mai ammalati. Solo una volta mia figlia ha avuto un problema molto serio di salute, ma indipendente dai vaccini». Di recente Mauro ha avuto un incontro con l'Asl: «Ho chiesto loro il piano vaccinale e garanzie di sicurezza e innocuità - dice -. Visto che queste garanzie non mi sono state date, io continuerò per la mia strada fino a quando non ci saranno vaccini davvero sicuri e questa legge non verrà modificata». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 17:20
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