Nell'articolo 89 della norma, intitolato: "Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G", si prevede la cessione della banda 700 agli operatori di telefonia. L'Agcom dovrà quindi, entro il 31 maggio del 2018, approvare un nuovo piano di assegnazione delle frequenze che avverrà zona per zona, gradatamente.
I diritti d'uso delle frequenze attribuiti agli operatori sono convertiti, secondo la norma, «in diritti d'uso di capacità trasmissiva in multiplex nazionali di nuova realizzazione in tecnologia DvB-T2», il digitale terrestre di seconda generazione, una tecnologia considerata salvaspazio ma che non è supportata dalla maggior parte degli attuali apparecchi televisivi. Il piano prevede anche la riforma completa della numerazione unica, il cosiddetto LCN che è tutt'ora oggetto di contenzioso, che indica la posizione nel telecomando delle varie reti.
Nella manovra è stato previsto anche lo stanziamento di 100 milioni di euro come contributo alle famiglie per acquistare i nuovi apparecchi.
Sono quindi «assegnati 25 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2019-2022».
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Ottobre 2017, 20:32
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