Terni, colleziona denunce per stalking, violenza e minacce: rispedito a casa un nigeriano richiedente asilo

Il 36enne ha spaccato la vetrata della chiesa di Cospea per ritorsione al parroco che l'aveva accolto

Terni, colleziona denunce per stalking, violenza e minacce: rispedito a casa un nigeriano richiedente asilo

di Nicoletta Gigli

TERNI - Ha 36 anni, è nigeriano e a Terni è arrivato nel 2017.

Aveva un permesso come rifugiato politico ma nonostante sia stato preso in carico da parrocchie e associazioni ha collezionato una lunga serie di episodi violenti e persecutori.

Troppo pericoloso per restare ancora nella città dove nell’ultimo anno ha palpeggiato una donna, dato fastidio ad un gruppo di minorenni in un parco, tampinato due giovani commesse, spaccato le vetrate di una chiesa, lanciato sassi contro le finestre di abitazioni del centro.

Una sfilza di reati compiuti sotto l’effetto dell’alcol per i quali il 36enne, prelevato dagli agenti dell’ufficio immigrazione della questura ternana, è stato trasferito al centro di permanenza e rimpatrio di Ponte Galeria per essere rispedito in Nigeria.

A Terni è molto conosciuto per le sue intemperanze anche se non tutte le persone che hanno avuto a che fare con lui hanno fatto denuncia. In compenso, negli ultimi dodici mesi, ne ha collezionate una decina.

Nel suo curriculum la violenza sessuale e lo stalking seriale nei confronti di una donna ternana. L’ha pedinata per giorni, ha tentato di avvicinarla e una volta l’ha palpeggiata. La vittima è riuscita a divincolarsi e a dare l’allarme alla polizia, che l’ha denunciato per violenza sessuale e atti persecutori. Minacce e molestie anche nei confronti di due donne che lavorano in un supermercato. Assediate dal nigeriano, se lo ritrovavano sempre davanti e lo vedevano sfilare in continuazione di fronte alle casse confuso tra i clienti.

Poi il tentativo di avvicinare alcuni minorenni in un parco della città, con i ragazzini che hanno subito dato l’allarme. All’arrivo della polizia il nigeriano ha rifiutato di fornire le proprie generalità e si è beccato l’ennesima denuncia.

Non ha avuto pietà neppure per il parroco della chiesa di Cospea che l’aveva ospitato a lungo.

Sorpreso a dormire lì un mese fa e invitato ad uscire, ha iniziato a spaccare le vetrate della chiesa minacciando il sacerdote.

Di recente il lancio dei sassi sulla finestra di una casa del centro, più datati i danneggiamenti all’interno dell’abitazione di un suo parente. Non si contano le sanzioni per ubriachezza molesta. Di fronte a questo quadro la commissione per i rifugiati ha respinto la sua richiesta di rinnovo per protezione internazionale, cui è seguito il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno da parte dell’ufficio immigrazione di Terni, guidato dal dirigente facente funzione, Massimiliano Ruggeri. Rispedito a casa, è in buona compagnia.

Nel 2023 la terza sezione espulsioni della questura ha eseguito 151 provvedimenti nei confronti di altrettanti immigrati pericolosi. In sei sono stati accompagnati nei loro paesi: Marocco, Porto Rico, Macedonia, Brasile e Nepal, altri 29 trasferiti nei centri di permanenza e rimpatrio mentre 116 sono stati colpiti da ordine del questore a lasciare il territorio nazionale.

L’ufficio immigrazione in dodici mesi ha revocato, per mancanza di requisiti, 95 permessi di soggiorno.

Un’attività che si affianca ai controlli nelle case di Borgo Bovio e viale Brin per stanare gli inquilini fantasma, a quelli nelle attività commerciali a caccia di lavoratori  stranieri irregolari e ai ripetuti blitz, con la chiusura di diversi bar della città, per ragioni di ordine pubblico.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 06:22
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