La gaffe di Sacchi: "Non sono razzista, ma
troppi neri nelle giovanili". Bufera sull'ex ct

La gaffe di Sacchi: "Troppi neri nelle giovanili dei club italiani". Bufera sull'ex ct
«E' esagerato il numero degli stranieri nei settori giovanili: ormai stiamo perdendo l'identità nazionale». Sacchi contesta il lavoro di gran parte dei club del calcio italiano. «Non sono certo razzista e la mia storia di allenatore lo dimostra, a partire da Rijkaard, ma a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera. Il business ormai ha la meglio su tutto». Non è tenero il giudizio dell'ex responsabile delle under azzurre. Sacchi, intervenendo a Montecatini Terme durante la consegna dei premi Maestrelli, ha ribadito la sua posizione: «L'Italia non ha nè dignità nè orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri».



LINEKER: TROPPI RAZZISTI IN ITALIA «Ci sono ancora troppi razzisti nel calcio italiano». Gary Lineker, leggenda del calcio inglese, attacca il calcio italiano commentando le parole dell'ex ct Arrigo Sacchi, che aveva detto «ci sono troppi giocatori di colore anche nella Primavera».



LO SFOGO DI RAIOLA «Sono disgustato, mi vergogno di essere italiano, sono incazzato, sono senza più parole per quello che ha detto Arrigo Sacchi. È lui razzista, è una vergogna, tra lui, Lotito e Tavecchio il calcio italiano è sprofondato. Mi vergogno di parlare con Pogba o Balotelli o Emanuelson o Babacar di queste cose. Capisco il disagio che provano, mi vergogno più di loro che sono più forti di me».



Mino Raiola spara a zero contro il calcio italiano. Il numero uno dei procuratori, agente tra gli altri di Paul Pogba, Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic, si lascia andare ad una durissima invettiva, all'Adnkronos, nel momento turbolento del calcio italiano: a pochi giorni dal caso relativo alla telefonata tra Claudio Lotito e Pino Iodice sono arrivate le dichiarazioni dell'ex ct azzurro Arrigo Sacchi sull'eccessiva presenza di calciatori stranieri e in particolare di colore nelle formazioni giovanili italiane.



«I giocatori stranieri e di colore devono fare tre volte di più degli altri, per persone come Sacchi. Si dovrebbe vergognare. Noi italiani e l'Italia non abbiamo il diritto di essere razzisti, siamo il primo popolo emigrato, in Brasile, in Australia, in America. Dobbiamo aiutare gli immigrati - aggiunge Raiola-. Chi di noi non ha un parente che non è stato emigrato, io sono emigrato, i miei genitori erano come dei neri 50 anni fa in Olanda ma sono stati trattati bene. Guardiamo alla Germania che ha aperto a tutti, all'Olanda da dove escono più giocatori di tutti dai vivai. La colpa non è dei ragazzini ma di allenatori come lui».



Il noto procuratore è un fiume in piena. «Chi ha dato il premio a Sacchi glielo deve ritirare, all'estero ci ridono in faccia. Io ho chiesto ai miei avvocati se c'è la possibilità di denunciarlo. Come dico da tanti anni: in comune tutti i razzisti hanno il fatto di essere ignoranti, una persona intelligente non può essere razzista, ma come lo spieghi ad uno ignorante....», aggiunge Raiola che chiede l'intervento dei vertici del calcio italiano e della politica.



«I club devono prendere le distanze da questo. Dove è l'Aic, dove sta la Figc, dove è la politica. Se ne vada Sacchi dall'Italia, così ci fa un piacere. Non è giusto che si dice che ha una certa età, dovrebbe essere più saggio e tollerante. È un tecnico che ha avuto successo nel calcio anche grazie a due giocatori di colore come Gullit e Rijkaard», aggiunge Raiola. «Nel calcio gioca chi è più forte e basta. Io non lo capisco e non lo condivido e non sto zitto. Il mondo è uno solo. Non vede quello che sta succedendo in Francia e in Danimarca o si chiude nella sua villa? Mi vergogno profondamente», conclude l'agente.



I COMMENTI SU LEGGO FACEBOOK







Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Febbraio 2015, 11:24