Padova-Catania, l'assalto degli ultrà in campo: agente di polizia in terapia intensiva, cinque tifosi arrestati

Il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco

Video

di Mario Landi

Cinque tifosi arrestati per gli scontri della partita Padova-Catania e 8 agenti feriti, di cui quattro della digos e quattro del reparto Mobile. Questo il bilancio comunicato dalla Questura di Padova dell'operazione allo stadio Euganeo, dove ieri sera ci sono stati violenti scontri tra gli ultras delle due squadre e le forze dell'ordine. All'origine dei disordini, un ultras catanese che ha aperto la porta della curva, che avrebbe dovuto essere chiusa. Ad avere la peggio, il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco.

 

Cinque tifosi catanesi arrestati

Sono 5 e non 6 come si era appreso in un primo momento i tifosi catanesi arrestati dalla polizia di Padova per l'invasione di campo durante la partita di calcio allo stadio euganeo. In una conferenza stampa il questore Marco Odorisio ha sottolineato che l'intervento degli agenti è stato necessario a seguito dell'invasione di campo da parte di una sessantina di sostenitori catanesi, sui 1900 presenti, durante l'intervallo della finale di andata della Coppa Italia di Lega Pro tra il Calcio Padova e il Catania, obbligando tutti a tornare sui loro posti. In particolare gli agenti, dopo aver evitato il contatto tra le due tifoserie, hanno bloccato e arrestato 3 supporters catanesi per resistenza aggravata. Si tratta di due 40enni ed un 41enne già coinvolti in indagini per associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio, e già destinatari di provvedimenti di Daspo.

L'ultrà che ha aperto il portellone per l'invasione in campo

Uno dei tre avrebbe consentito l'invasione di campo: dopo aver scavalcato il cancello della Curva Nord, senza curarsi della presenza degli steward, ha sollevato il maniglione consentendo così l'accesso di una sessantina di ultrà etnei.

Un quarto tifoso catanese è stato arrestato questa mattina mentre si stava imbarcando su un volo per Edimburgo in partenza dall'aeroporto di Milano Linate. Un quinto tifoso è stato da arrestato a Catania. Il questore ha evidenziato che né durante le fasi antecedenti all'incontro, e né al termine della partita si sono verificati contatti tra le due tifoserie. Gli agenti poi, alla stazione ferroviaria di Padova, hanno controllato altri tifosi siciliani, prima che prendessero il treno per il rientro, sequestrando aste non regolamentari e numerosi fumogeni e petardi. Nell'occasione sono stati fatti acquistare biglietti anche a 23 catanesi che ne erano sprovvisti. Proseguono le indagini della Digos di Padova e Catania per accertare se vi siano altre persone coinvolte.

Il commento del sindaco di Padova

«Le scene di ieri allo Stadio Euganeo sono inaccettabili, la violenza va sempre condannata con massima severità e per nulla si addice a momenti di sport che devono portare con sé valori di condivisione e amicizia. Massima solidarietà agli agenti delle Forze dell'Ordine rimasti feriti e un ringraziamento per il lavoro egregio svolto che ha evitato conseguenze peggiori. Ora sotto la regia del Questore, tutti ci impegneremo per evitare in futuro simili situazioni». Lo afferma il sindaco di Padova Sergio Giordani, ex presidente del club veneto negli anni '90, sui tafferugli di ieri sera allo stadio Euganeo


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2024, 15:38

© RIPRODUZIONE RISERVATA