Marotta: "Io e Allegri resteremo alla Juve.
Non prendiamo Cavani ma blindiamo i gioielli"

Marotta: "Io e Allegri resteremo alla Juve. Non prendiamo Cavani ma blindiamo i gioielli"

di Timothy Ormezzano
TORINO - La Juve non potrà mai permettersi Cavani, a meno che lui non si dimezzi l’attuale ingaggio da 10 milioni: «Edinson è appetibile - ammette Beppe Marotta -, ma in Italia non possiamo garantire certi stipendi faraonici». In compenso, a Torino sanno come blindare i loro talenti, a cominciare da quell’Allegri appetito dal Chelsea: «Non è facile trovare di meglio della Juve - prosegue l’ad -. Il nostro ciclo vincente può proseguire». 

I nostalgici di Conte (ma ce ne sono ancora?) difficilmente vedranno un Antonio-bis: «Sono convinto che andremo avanti con Max per tanti anni. Era normale che, dopo molti successi, il ciclo-Conte si concludesse. Lui cercava stimoli diversi...». 
A fine stagione Allegri riceverà una ricca proposta di rinnovo da quel Marotta che intanto rinnova la sua fede per la Signora: «Vorrei che la mia esperienza qui durasse il più a lungo possibile». A proposito di blindature, la Juve ha già rifiutato diverse maxiofferte per la sua meglio gioventù: «Non ci passa minimamente per la testa l’idea di cedere Dybala: respingeremo tutte le avances, anzi lo abbiamo già fatto (dicendo di no a 75 milioni del Barcellona; ndr). Abbiamo rinunciato anche a 20 milioni per Rugani e 30 per Zaza. Vogliamo incrementare il fatturato senza però ricorrere alle plusvalenze». 

Senza dunque vendere Pogba, altro intoccabile o quasi? Ancora Marotta: «Ce lo teniamo bene stretto, Paul può dare ancora molto alla nostra causa». 
A proposito del “Polpo”, l’agente Mino Raiola smentisce un flirt con il Barcellona: «È più facile che io diventi il procuratore di Guardiola... Certe notizie sono carta straccia».
Privo di centrali difensivi per Juve-Bayern di martedì prossimo, lo stesso Guardiola mette le mani avanti: «Affronteremo in assoluta emergenza una delle squadre più forti d’Europa». Ma Marotta non si fida: «La rimonta ci ha tolto energie psicofisiche. E anche se Guardiola ha già detto di voler andare via, il Bayern resta un gruppo di grande valore, che sulla carta ci è superiore».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2016, 09:23

© RIPRODUZIONE RISERVATA