Juve, Buffon e Allegri: "Possiamo
e vogliamo battere l'Atletico Madrid"

Juve, Buffon e Allegri: "Possiamo ​e vogliamo battere l'Atletico Madrid"

di Timothy Ormezzano
TORINO - la notte dell'esame di guida internazionale per la Juve, attesa nel catino del Vicente Calderon dai vicecampioni d'Europa dell'Atletico Madrid. Tra i bianconeri si avverte una certa sfrontatezza: L'Ateltico non si pu pi considerare una sorpresa, ma noi vogliamo arrivare almeno ai quarti di finale di Champions. Cos la vede Gigi Buffon, pronto al confronto con Godin, il difensore uruguaiano dal quale ha incassato ai Mondiali in Brasile il suo ultimo gol in assoluto: Fa piacere, questo significa che da allora ho saputo farmi apprezzare.





Anche Max Allegri vuole entrare nel G8 del calcio europeo, «ma per adesso l'obiettivo sono gli ottavi». Il tecnico ha pungolato l'orgoglio dei suoi («la Juve ha nel suo Dna la voglia di vincere»), chiamandoli a tenere alta la guardia: «Attenzione ai piazzati, 8 degli 11 gol segnati dall'Atletico in Liga sono arrivati su calci da fermo». L'ex tecnico rossonero non vede l'ora di riprendersi quella sfida contro i Colchoneros che il Milan gli aveva negato, esonerandolo prima degli ottavi di finale dell'ultima Champions: «Cosa ho pensato al sorteggio? Che la vita a volte è proprio strana». Tra le voci della vigilia c'è anche quella di Del Piero, con le sue quote personali: «Gli spagnoli sono favoriti, ma niente è deciso».



Ancora priva degli infortunati Marrone, Barzagli, Pirlo e Romulo, quest'ultimo fuori uso per i prossimi 30 giorni dopo l'operazione di ieri all'ernia, la Signora farà due sole varianti rispetto all'undici che ha schiantato l'Atalanta: Caceres e Asamoah al posto di Ogbonna ed Evra. In attacco, Llorente è in vantaggio su Morata per duettare con Tevez. L'ex centravanti del Real, a secco di gol contro i Colchoneros, sente odore di derby: «L'Atletico è una delle squadre più forti in Europa, ma abbiamo intenzione di vincere - assicura Morata -. Avevo diverse alternative, ma quando la Juve ha bussato alla mia porta non ho esitato. Sapevo di arrivare nel miglior club d'Italia e in uno dei più grandi d'Europa». Lo spagnolo apre una grossa linea di credito, la Signora è chiamata a seguirla.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 20:29

© RIPRODUZIONE RISERVATA