La festa per i 120 anni dellla Lazio. Lotito: «Avremo un futuro grande e duraturo»
di Enrico Sarzanini
«Amo dire che sono un presidente-tifoso e non un tifoso-presidente» le parole del patron biancoceleste che guarda già al futuro della società: «La devo tramandare, spero che un domani sia mio figlio a proseguire questo percorso. Io devo fare in modo che tutti coloro che si identificano con questi colori abbiano la certezza di un futuro». Per un attimo va indietro a quando acquistò al Lazio nel luglio 2004 salvandola dal fallimento: «Ho fatto cose che oggi non sarei in grado di ripetere. Dissi di aver preso una squadra al funerale e di averla portata in una condizione di coma irreversibile e che puntavo a farlo diventare reversibile. Questa società non ha mai avuto un proprietario, in alcuni casi c'era pure il problema delle trasferte». Direttamente a Castel Sant'Angelo c'è stata anche la presentazione e l'annullo postale del francobollo dedicato a questa ricorrenza.
Sabato, intanto allo stadio Olimpico arriva il Napoli, unica squadra in serie A che fino a oggi il tecnico Inzaghi non è ancora riuscito a battere, l'ennesimo tabù che proverà a infrangere, a caccia della decima vittoria di fila che lo farebbe entrare ancora di più nella storia della Lazio. Nel frattempo a poca distanza, a Piazza della Libertà, migliaia di tifosi hanno atteso la mezzanotte per festeggiare nel luogo esatto dove 120 anni fa Luigi Bigiarelli fondò la società Sportiva Lazio e che in questi giorni sta ospitando numerose iniziative legate alla festa dell'Aquila biancoceleste.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Gennaio 2020, 10:09
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