Sono anche i collaboratori di Silvio Berlusconi a custodire ricordi intimi e preziosi della vita del Cavaliere, spentosi oggi all'età di 86 anni. Come quando, nella stagione calcistica 2015-2016, lo chiamarono da Milanello, invitandolo a esonerare il mister di un Milan che non stava brillando in campo: Sinisa Mihajlovic, scomparso nel dicembre scorso all'età di 53 anni dopo una lunga lotta contro la leucemia. «Lo chiamarono, eravamo a Palazzo Grazioli - ricorda all'Adnkronos Carlo Garzia, ex collaboratore dell'ufficio studi e comunicazione voluto da Berlusconi in quello che a lungo è stato il quartier generale di Fi a Roma, nonché abitazione capitolina dell'ex premier - gli dissero che era arrivata l'ora di cambiare allenatore, e lui rispose semplicemente: 'non posso mandare a casa uno che ha 5 figlì. Io rimasi sorpreso, profondamente colpito: Mihajlovic non guadagnava certo due 'spiccì al Milan, ma Berlusconi si poneva il problema del sostenimento della famiglia, di fatto contrastando una sua 'cacciatà dalla panchina del Milan: avrei voluto vedere le facce all'altro capo del telefono».
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Il racconto di un collaboratore
Ma è lo stesso Garzia ad essere protagonista di un siparietto con il Cavaliere. «Le giornate di lavoro all'epoca erano lunghissime. Il giorno dell'accaduto, io ero arrivato a Palazzo Grazioli alle 8 saltando la colazione - ricorda Garzia - e tirai dritto fino alle 23,
quando finalmente venne servita la cena.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Giugno 2023, 16:58
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