«WEmbrace Games? È pazzesco essere qui, siamo gasatissimi. L'obiettivo è far capire cosa è l'inclusione e come attraverso lo sport si può abbattere ogni tipo di barriera lavorando di squadra. Lo sport fa divertire, ti insegna a far gioco di squadra e il rispetto delle regole». Cosi Bebe Vio, bicampionessa paralimpico di fioretto, a margine dell'11/a edizione degli WEmbrace Game, tenutasi allo Stadio dei Marmi a Roma. L'evento consiste in a una serie di giochi in cui squadre composte da disabili e normododati devono collaborare per superare ostacoli. Lo scopo è raccogliere fondi per la onlus di Bebe, art4sport, impegnata a fornire protesi a bambini e giovani, così da fargli praticare sport.
«Sono contentissima di gareggiare con Francesco - dice Bebe, tifosissima giallorossa -. All'inizio non doveva esserci, sulla mia maglia infatti ho scritto Totti, mentre lui è The Real Totti, io sono la versione fake (ride, ndr)». Bebe traccia poi un bilancio del suo anno: «È andato molto bene, ora pensiamo a questo evento, poi inizieranno le gare di qualifica e speriamo di andare alle Olimpiadi di Parigi», conclude.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Giugno 2023, 23:04
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