Salvo Sottile, quelle notti insonni Prima dell'Alba

Salvo Sottile, quelle notti insonni Prima dell'Alba

di Marco Castoro
Salvo Sottile e le notti insonne. Un vero tour de force per il conduttore che riparte con il nuovo ciclo di Prima dell’Alba su Raitre. La notte in giro alla ricerca di storie e al mattino puntuale con Mi Manda Raitre, cresciuto quest’anno in media di oltre 2 punti di share (7,20% rispetto al 5%). Otto puntate in seconda serata di Prima dell’Alba, prodotte da Stand By Me di Simona Ercolani. Poi a giugno si sperimenta la prima serata con una formula di attualità con ospiti in diretta che commentano le storie notturne.
 
Sottile, ma quando dorme?
«Praticamente mai. Spesso faccio tutta una tirata e raggiungo Saxa Rubra dopo essere stato a girare per tutta la notte».
Però Prima dell’Alba le dà delle belle soddisfazioni…
«Parecchie. Mi leva pure tante energie perché dopo le notti insonni al mattino ho da condurre 190 puntate in diretta di Manda Raitre dalle 10 alle 11».
Che cos’è la notte da sveglio?
«Un mondo che non conoscevo. La notte ha una brutta nomea che ti fa paura, poi invece scavando trovi umanità e storie poco conosciute, lavori mai raccontati».
Tipo?
«Anziani che di notte vanno a consegnare la merce ordinata in bicicletta con un algoritmo collegato ai pedali: più sei veloce più guadagni. Nuove droghe sperimentate dai ragazzini e le ultime strane manie della trasgressione».
Che cosa ci proponete di mai visto?
«Dopo gli uomini mobiletto abbiamo da vedere la mummificazione. I primi hanno la testa dentro un mobile con fuori solo la bocca, e la donna che si siede sopra, proprio sulla bocca, togliendo loro il respiro. La mummificazione consiste nell’uomo-schiavo avvolto nella plastica come una mummia e la dominatrice gli dà l’aria con un tubo».
La trasgressione non ha confini…
«Raccontiamo casi in cui superano i limiti. È come il pericolo. Devi arrivare ai picchi estremi. Io resto allibito perché assisto a queste scene e anziché piacere trovo terrore».
Che cosa vedremo nella prima puntata?
«Siamo andati a Murano e ci ha sorpreso che tutte le fabbriche e i forni delle vetrerie più famose al mondo abbiano chiuso. Tranne qualcuna. Raccontiamo come si fa un vaso. Opere pregiate che costano 6 mila euro ma che ormai hanno come acquirenti solo gli emiri o i ricconi d’India, perché gli italiani li comprano dai cinesi. Quest’ultimi dicono che sono fatti a Murano ma in realtà provengono dalla Cina orientale. Quindi da una parte c’è la Venezia ricchissima, piena di turisti, e dall’altra l’isola deserta di Murano. Poi vedremo all’opera i falchi. Abbiamo filmato un’operazione antidroga della Polizia con gli elicotteri che grazie agli infrarossi e a tecniche sofisticate individuano i trafficanti di droga che poi vengono arrestati dalle pattuglie».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Marzo 2019, 13:30
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