Violenza sulle donne, Manuela Arcuri interpreta la "mistress" Domina: «Così vendico chi subisce abusi»

La storia di Maria, una casalinga vessata dal marito, che di nascosto s’inventa un mestiere e un’altra vita

Violenza sulle donne, Manuela Arcuri interpreta la "mistress" Domina: «Così vendico chi subisce abusi»

di Luca Uccello

Al settimanale Grazia, Manuela Arcuri racconta la sua nuova esperienza da attrice, sul set di Domina, un cortometraggio che riceverà il Ciak d’Oro il 28 novembre al Torino Film Festival. Una pellicola che la vede indossare completini sexy in latex e brandire frustini: «Una bella metafora per vendicare le donne vittime di violenza».

Inizialmente però «non mi interessava proprio interpretare una donna che picchia gli uomini, ho sempre detestato qualsiasi forma di violenza. Poi ho approfondito, volevo capire perché una donna diventi una “mistress” (dominatrice, in inglese, ndr), e mi sono appassionata al corto, tratto da una storia vera».

La storia di Maria, una casalinga vessata dal marito, che di nascosto s’inventa un mestiere e un’altra vita. «È una donna picchiata e maltrattata che si crea una dimensione in cui è lei finalmente a dominare gli uomini. La pagano per essere maltrattati. Tra l’altro quegli uomini sono malfattori, ci sono un usuraio, uno spacciatore: è come se vendicasse le loro vittime».

Insomma «è una storia di riscatto per quelle donne che, come lei, subiscono violenza e sono succubi nella vita domestica.

Lei vuole crearsi una nuova identità in cui ha una rivalsa totale sugli uomini: è lei che decide e agisce».

La sua bellezza, racconta ancora a Grazie, è stata anche un limite. Ma Manuela ha sempre cercato di studiare, di meritare quello che ha conquistato. Una bellezza di cui inizialmente non era consapevole. «Da ragazza non mi vedevo bella, facevo diete drastiche, non mi accettavo. Ero in conflitto con me stessa, sempre insoddisfatta. Non sapevo che non dipendeva tanto dall’estetica, quanto dalla psicologia, da quello che provavo dentro. Quando vivi sotto i riflettori sei continuamente esposta e pensi che l’estetica conti più di tutto. È lì che nascono problemi e insicurezze». Ne è uscita crescendo, maturando, diventando mamma di Mattia. «Avere un figlio poi mi ha aiutato a staccarmi da me».

E oggi Manuela si può definire «Una madre, innanzitutto. Una donna consapevole, migliore rispetto a dieci anni fa. Mio figlio mi ha cambiata e la maturità dei 40 anni mi ha portata a vedere la vita in modo diverso. Oggi so che cosa voglio».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Novembre 2023, 10:58
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