Un Irama senza la sua, fino a ieri, inseparabile piuma, focalizzato sulla musica e sulla canzone. O almeno così promette Filippo Maria Fanti, prima di partire per Sanremo. Più performance e meno contorno, quindi. "Tu no", il brano in gara, sarà la narrazione di un fatto personale, «senza orpelli e metafore». Il centro non è la perdita di una persona, come fu in "Ovunque sarai". I temi qui sono la mancanza e la distanza. «Le canzoni per me nascono da un sentimento reale che ti smuove dentro», spiega. Temi universali «dove tutti possano rivedersi e che chiunque possa vestire come meglio sente». Canzoni che «non si fanno imprigionare».
Canzoni libere, come è lo stesso Irama quando le interpreta, immaginandosi «protagonista». La quinta volta al Festival, per Irama, sarà più che una sfida. Il brano, che parte con accordi di un registro grave, non è semplice da cantare e ne è consapevole: «So che è difficile e sto studiando molto». L'esordio tra i giovani nel 2016, con "Cosa resterà". Poi tre volte tra i big, dopo aver vinto "Amici" di Maria De Filippi nel 2018.
Nella serata del venerdì, quella di ospiti e cover, è riuscito a convincere Riccardo Cocciante a cantare con lui "Quando finisce un amore", di cui ricorre il cinquantesimo dalla pubblicazione. Nato, per sua stessa ammissione, «con un piede nel cantautorato ascoltato come Bibbia di Guccini e De André», e con l'altro in artisti come Prince e Freddie Mercury, dopo Sanremo - lo ha annunciato ieri - suonerà il 15 maggio all'Arena di Verona.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Febbraio 2024, 09:24
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