Amadeus a Sanremo, questione di audience: sotto il 50% per il conduttore sarà flop
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di Marco Castoro
Ci siamo. La sfida di Amadeus è cominciata. È ora di alzare l'asticella per far sì che l'edizione numero 70 del Festival di Sanremo venga consegnata agli annali come un successo. A tale scopo diventano fondamentali gli ascolti. Perché se si scende sotto la soglia del 50% di share nella prima serata e nell'ultima pioveranno critiche. Amadeus è un televisivo, quindi è ben preparato. Dalla sua ha il pubblico over di Rai1 e una parte dell'azienda di Viale Mazzini, non tutta perché c'è qualcuno che di nascosto si augura un suo flop. Il conduttore artistico fa bene a non fidarsi. Purtroppo per lui non è facile confrontarsi contro un colosso come Claudio Baglioni che aveva dietro chi organizzava i concerti e gli eventi anche nel dopo Festival. Ma torniamo agli ascolti. Amadeus la prima tappa l'ha vinta, col Sanremo Giovani. Pur perdendo contro All Together Now, ha battuto nel confronto Baudo e Rovazzi dell'anno prima. Ora bisogna aspettare il 4 febbraio. Nella serata d'esordio del Sanremo 2019 Baglioni ha fatto peggio dell'anno precedente: 12.282.000 spettatori con il 49,4% di share nella prima parte che termina intorno a mezzanotte, contro 52,1% di share e 11 milioni 603 mila telespettatori di media del 2018. Ma se la prima serata è già un segnale importante, la finale resta il vero traguardo. Nel 2018 il primo Baglioni ottenne la media di 12.125.000 spettatori (share 58,3%), l'anno dopo nel bis (10.622.000 e share 56,5%). Seppure nel 2019 il Festival ha stabilito il record sui ragazzi tra 8-24enni. Complessivamente share pari al 54,7%, il valore più alto dal 1998 (nel 2014 era del 25,1%). Addirittura tra le ragazze 15-24 anni raggiunge il picco del 60%. Ma la tv ormai si vede anche in streaming (mezzo milione le visualizzazioni, +24% rispetto al 2018).