“Donna, forte, stronza, esigente”, canta in un brano. M¥SS KETA, l’artista con la mascherina, è provocatrice allo stato puro. Contemporanea. Innovativa. Camaleontica come nessuna, dalla scena underground della sua Milano al New York Times, passando per l’AltroFestival affiancando Nicola Savino all’ultimo Sanremo.
“Il cielo non è un limite”, l’ultimo EP nato in tempo del primo lockdown e anticipato dai singoli “Giovanna Hardcore” e “Due”, è tutto questo. «È un lavoro compatto, volevo che avesse un senso, dalla prima all’ultima traccia».
Pubblicato per Island Records/Universal Music Italia e prodotto da Riva, con la partecipazione di Populous e Unusual Magic, e contenente il featuring di Priestess e il cameo di Lilly Meraviglia. Dal 22 novembre sarà con Carl Brave giudice del social talent Dream Hit.
Lei sul set di una Milano di nuovo in zona rossa.
«Ed è tutto molto triste. Città che vorrei vedere sempre attiva, piena della cultura e dell’arte di cui mi nutro. È la città che mi dà ispirazione, gioia, forza, felicità. Vitale, direi. Soffro nel vedere una situazione così devastante e gente che ha perso il lavoro. Dobbiamo imparare da questa tragedia a dare importanza a ciò che conta. Alle persone che abbiamo accanto».
Nel suo EP le immagini di vetro acciaio, grattacieli e aerei.
«Perché parte tutto dalla visione del cielo proprio in un momento come questo, a dare il senso dello spazio esteriore e di quello interiore.
Come “Giovanna Hardcore”, primo singolo.
«Condivido con questo personaggio la parte più primitiva, istintuale, senza filtri. Ammiro il fregarsene del giudizio altrui e l’andare dritta per la sua strada. Come donna cerco di abbattere stereotipi e paure della società attuale. La persona con cui si va a letto tutte le notti è se stesso, senza filtri».
La critica peggiore?
«“Sei lì perché sei donna”, “cicciona”, “puttana”. Non fanno tanto male a me, ma mi feriscono se sono le stesse critiche che vengono riferite a una qualsiasi ragazza».
La passione per la moda?
«C’è sempre. Vivo a Milano e non può essere altrimenti».
I live?
«È stata data poca attenzione. Il mondo dell’arte, in generale, va ascoltato. E non con un bonus una tantum dell’INPS».
Tornerà a Sanremo?
«Come presentatrice, magari (ride, ndr). Ovvio»
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Novembre 2020, 13:23
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