Mazza: «L'AI? Sarà un aiuto per la creatività, inutile demonizzarla»

Mazza: «L'AI? Sarà un aiuto per la creatività, inutile demonizzarla»

di Valerio Di Marco

Riccardo Mazza è un sound engineer e artista multimediale, e ha collaborato con musicisti quali, tra gli altri, Battiato, Gaber, Baccini e Subsonica. Cos'è di preciso l'intelligenza artificiale?

«L'espressione è ambigua. Gli algoritmi esistono da sempre, risolvono problemi. Oggi questi calcoli predittivi si avvalgono di connessioni chiamate neurali perché riproducono la struttura del cervello umano».

Il dibattito sulla tecnologia nella musica non è nuovo.

«Ho vissuto sul campo l'epoca di transizione al digitale. Le tecnologie si evolvono».

Come si applica oggi l'AI alla musica?

«Da un lato c'è il problem solving, ossia questioni come la post-produzione o il missaggio, dall'altro l'AI generativa, ossia l'utilizzo dell'AI nel processo creativo.

Ma non bisogna averne paura, combattere il progresso non ha senso».

Quindi non è d'accordo con i tanti musicisti che criticano l'AI.

«Non serve protestare in modo ideologico. I grandi artisti continueranno a esistere, l'AI stimolerà la creatività».

E i timori diffusi di futuri scenari in cui ascolteremo solo musica prodotta dalle macchine?

«Un conto è la tecnologia, un altro l'uso che se ne fa. Serviranno regole. Non temo la tecnologia in sé».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 06:40
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