Josh O'Connor: «Non credo di essere un bravo attore, grazie a Luca Guadagnino sono cresciuto. In Italia le migliori pause dal set»

L'attore ha ripercorso la sua esperienza nei set di Challengers e La Chimera, dichiarando il suo amore per l'Italia

Josh O'Connor: «Non credo di essere un bravo attore, grazie a Luca Guadagnino sono cresciuto. In Italia le migliori pause dal set»

di Serena De Santis

Dopo i successi di The Crown e La Chimera, Josh O'Connor torna sul grande schermo nella nuova pellicola di Luca Guadagnino Challengers, dove è il protagonista insieme a Zendaya. In una lunga intervista rilasciata al Guardian, l'attore britannico ha raccontato diverse parti della sua vita privata e ha spiegato com'è stato recitare accanto alla celebre attrice e a lavorare con il regista italiano.

L'umiltà di Josh O'Connor

«Non credo di essere un attore così bravo, tanto da essere considerato una star del cinema. Sono una persona molto riservata, mi considero umile», ha dichiarato l'attore al giornale inglese. Josh appare molto calmo e gentile agli occhi del giornalista, il quale gli ha chiesto com'è stato partecipare al tour promozionale del film: «È stato estenuante ed elettrizzante allo stesso tempo. Ho avuto l'opportunità di lavorare insieme a un grande cast, che si è rivelato tale anche durante la promozione del film.

So di essere cresciuto molto, anche grazie ai consigli di Luca. Una volta mi ha detto che gli attori sono come i cavalli: se il cavallo deve essere perfetto, deve essere strigliato e tenuto ben in sella. La stessa cosa la devono fare gli attori».

Dopodiché, affronta una tematica davvero importante: l'ansia. «Sono una persona davvero molto ansiosa, non mi capita di essere tranquillo generalmente - ha spiegato -. Quando provo tanta ansia, e mi capita di stare a casa, mi dedico al giardinaggio e alla lavorazione della ceramica. Mi rilassa molto».

Il suo amore per l'Italia

Josh O'Connor, però, non è arrivato al cinema soltanto con Challengers, ma anche con La Chimera. Il film tratta la storia di un giovane archeologo inglese che, durante gli anni '80, è rimasto coinvolto in un pericoloso traffico illegale di reperti antichi, finendo in questo mondo clandestino fatto di trappole. Alcune parti del film sono state girate in Italia, dove l'attore ha potuto imparare la lingua ed è rimasto meravigliato dalla bellezza di alcuni paesaggi. 

«Il lago di Bolsena era così bello - ha concluso -, mi capitava spesso di nuotare nel lago e di prendere il sole. Non potevo chiedere pause migliori di quelle».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 19:06
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