Della parte galenica resterà sempre meno. Perché le farmacie, a breve e grazie al disegno di legge Semplificazioni, diventeranno a tutti gli effetti dei piccoli ambulatori di prossimità. Luoghi che finiranno per affiancarsi, se non per fare concorrenza, a medici di base e pediatri di libera scelta: spazieranno tra test pediatrici, assistenza domiciliare e telemedicina. Prestazioni che rispetto al passato erogate con un perimetro più ampio e che soprattutto saranno rimborsate come avviene per gli altri attori dal servizio sanitario nazionale: cioè con denaro pubblico, quando sarà operativo il nuovo sistema dei Lea. Basterà la ricetta.
Le novità
Per sottolineare questa rivoluzione, accanto alla canonica croce verde identificativa ci sarà anche un’insegna per chiarire la nuova missione dell’esercizio: quella della «Farmacia dei servizi». Un progetto vagheggiato nella riforma di settore del 2009 e mai davvero realizzato. Grandi novità con il disegno di legge Semplificazioni - atteso tra lunedì e martedì in Consigliodei ministri - per i camici bianchi: nelle bozze in circolazione c’è un sostanzioso pacchetto di norme che estende l’attività delle quasi 20mila farmacie sparse sul territorio italiano. Dopo lo scoppio del Covid, circa 6mila strutture hanno partecipato attivamente alla campagna vaccinale. Quasi l’80 per cento offrono già alcuni servizi di telemedicina. Nella quasi totalità viene misurata la pressione o si fanno prelievi del sangue. Però le nuove regole, oltre a mettere le basi per un rimborso da parte del servizio sanitario nazionale di queste prestazioni, di fatto riconoscono alla farmacia un ruolo attivo come erogatore sanitario alla pari dei piccoli ambulatori.
Stanze ad hoc
Ma come sarà la nuova farmacia di servizio? Oltre all’ulteriore insegna, è data la possibilità ai titolari di predisporre locali appositi per le nuove funzioni.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Marzo 2024, 12:20
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