Le prove generali sono finite. Domani parte l’estate di Ostia e grazie alla giornata di sole, dopo giorni di “burrasca” primaverile, si prevede l’assalto al mare tra stabilimenti divorati dall’erosione, blitz anti-abusi e concessioni ritirare con conseguente chiusura degli impianti. La stagione del Lido è a singhiozzo, con buona pace degli abbonati “storici” che hanno versato anche la quota per garantirsi cabina, lettini e ombrelloni fino al 30 settembre.
IPOTESI RIMBORSI
«In realtà si tratta di semplici caparre - spiega Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari e titolare dello Sporting Beach, uno dei lidi costretto dal Campidoglio alla chiusura - che siamo pronti a restituire. Ma confidiamo nella giustizia amministrativa. Il 14 maggio il Consiglio di Stato si pronuncerà e speriamo di poter proseguire con la stagione». Una situazione delicata. D’altronde il Campidoglio è stato chiaro: «Lotta agli abusi per ripristinare la legalità e recupero dei canoni non versati». Per gli irregolari è scattata così la tagliola: cinque le concessioni revocate. Tra questi, gli impianti storici come Kursaal e Sporting Beach. Il primo aveva già annunciato la fine delle attività, con le mareggiate invernali, riducendo a un “fazzoletto” la distesa di arenile. Cala così il sipario su uno dei simboli del Lido. Il trampolino che svetta dalla Colombo, per chi dal centro della Capitale si dirige verso il mare, chiuderà per sempre. Un pezzo di storia anche del nostro Paese, visto che fu scelto da Federico Fellini come set dei Vitelloni. Di quel tratto di spiaggia dove passeggiava Alberto Sordi, oggi è rimasto ben poco. Senza considerare che su quella porzione di costa è ancora in vigore il divieto della Capitaneria di Porto. Spiaggia «interdetta» per motivi di sicurezza. Stop anche a tuffi e alla navigazione. Sotto la lente di ingrandimento della task force “spiagge” voluta dal Campidoglio, poi sono finiti La Casetta, il ristorante Kelly’s e il Jumbo village. Resta al palo anche lo Sporting Beach: «Siamo pronti a trovare un accordo per saldare i contenziosi aperti - continua Muzzarelli - considerando che ci sono dei vizi di forma, come la mancata applicazione della formula della “ridotta capacità economica” delle imprese, considerato che l’erosione ci ha danneggiati pesantemente da anni». «Dopo molti anni - fa sapere Tobia Zevi, assessore capitolino al Demanio - Roma Capitale ha finalmente iniziato a occuparsi del suo mare, sulla base di un impegno preso dal Sindaco Gualtieri fin dal programma con cui è stato eletto.
Mirko Polisano
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Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Maggio 2024, 07:25
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