Elezioni comunali, da Firenze a Cagliari fino all'incognita Bari: tutte le sfide nelle città

Il campo largo si presenterà diviso

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di Francesco Bechis

Non solo Europee. L'8 e il 9 giugno la maggioranza sarà chiamata a una doppia sfida, così come le opposizioni. E cioè quella di difendere, o conquistare, le grandi città al voto in corrispondenza delle urne Ue. In tutto sono 3700 i comuni che andranno incontro a un test elettorale fra poco più di un mese. Ma è nei grandi centri che si giocherà una partita suscettibile di alterare gli equilibri politici anche a Roma.

La "rossa" Firenze, da sempre sogno proibito della destra italiana, per la prima volta contendibile. E poi ancora, il destino di Bari, la città al centro di un terremoto politico e giudiziario, insieme a Cagliari, Campobasso, Potenza, Perugia

L'incognita Bari

La posta è alta, non c'è dubbio. I riflettori mediatici sono già da tempo puntati su Bari, il capoluogo pugliese balzato agli onori delle cronache per le inchieste giudiziarie per truffa che hanno scosso la giunta del sindaco dem Antonio Decaro e innescato una durissima battaglia politica fra governo e opposizioni, con l'ombra di un commissariamento che a lungo si è stagliata sul comune pugliese.

Riverberi che toccano le elezioni comunali di giugno, dove il "campo largo" si presenterà diviso. Il Pd con Vito Leccese, i Cinque Stelle con Michele Laforgia. Così almeno al primo turno. Se si dovesse andare al ballottaggio con il candidato di centrodestra, il leghista Fabio Romito, l'alleanza potrebbe invece ricomporsi. 

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La sfida Firenze

Da cerchiare in calendario la sfida di Firenze. La roccaforte "rossa" oggi guidata da Dario Nardella è traguardo ambitissimo per il centrodestra. Impensabile sottrarla al centrosinistra, fino a qualche anno fa. E sarà dura anche stavolta, anche se la maggioranza a questo giro ci prova. Gli schieramenti, eccoli: da un lato il centrodestra con la candidatura inaspettata e benedetta da Fratelli d'Italia di Eike Schmidt, l'ex direttore degli Uffizi (che ha guidato per otto anni) sostenuto anche dal resto della coalizione. 

Lo storico dell’arte, 56 anni, tedesco naturalizzato italiano, correrà come candidato civico con due liste personali. Dall'altra una coalizione progressista, a guida Pd - che esprime la candidata, Sara Funaro, 47 anni, nipote del sindaco dell’alluvione del 1966, Piero Bargellini - insieme ad Azione, Sinistra italiana, Verdi, Più Europa, Movimento azione laburista, Partito repubblicano italiano e Volt.

La sfida per Palazzo Vecchio è partita. E ha gli occhi del governo addosso: una vittoria qui, nel fortino rosso dove affonda le sue radici l'epopea renziana, sarebbe uno scacco matto. 

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Duello a Cagliari

La terza grande partita locale si chiama Cagliari. Va al voto il capoluogo sardo, torna alle urne un pezzo di quella Sardegna che a febbraio è stata palcoscenico nazionale, teatro dello scontro per la regione tra un centrosinistra una volta tanto unito (tranne il "Terzo polo") dietro ad Alessandra Todde, uscita vincitrice, e un centrodestra invece litigioso sconfitto con Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari di FdI, e la frattura con il Partito sardo d'azione, gamba leghista in Regione che esprimeva l'ex governatore, Christian Solinas.

Si torna al voto e sarà un duello quasi omonimo. Per il centrodestra Alessandra Zedda, con il centrosinistra Massimo Zedda. Zedda contro Zedda. La prima già vicepresidente della giunta Solinas, assessora al Lavoro con Forza Italia, potrebbe diventare la prima donna sindaco di Cagliari. Zedda Massimo, invece, è il presidente dei Progressisti Sardi, consigliere regionale uscente ed è già stato sindaco di Cagliari due volte, tra il 2011 e il 2019. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00
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