Immuno-oncologia Italia leader mondiale

Immuno-oncologia Italia leader mondiale
Antonio Caperna
ROMA - L'Italia è fra i primi al mondo nelle sperimentazioni nell'immuno-oncologia, che rientra nell'oncologia di precisione, un approccio che mira a offrire il farmaco giusto al paziente giusto al momento giusto, migliorandone così l'efficacia e la qualità di vita.
«Dopo i primi 2 grandi passi in avanti rappresentati dalla chemioterapia e dalle terapie mirate, stiamo assistendo a una vera e propria svolta nel trattamento dei tumori grazie alla progressiva estensione dell'efficacia di quest'arma, oggi standard di cura in diverse neoplasie», afferma il professor Michele Maio, direttore della Cattedra di Oncologi e del Centro di Immuno-Oncologia a Siena. In particolare «nel melanoma metastatico, il 20% dei pazienti trattati con ipilimumab, la prima molecola immuno-oncologica, è vivo a dieci anni dalla diagnosi - sottolinea il prof. Paolo Ascierto, Direttore UO Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative INT Fondazione Pascale di Napoli - In seguito è stato introdotto nivolumab, che ha migliorato i risultati. Ulteriore passo in avanti è stata la combinazione delle due molecole in prima linea nel melanoma metastatico: il 53% dei pazienti è vivo a 4 anni. Un beneficio che molto probabilmente si manterrà a lungo termine grazie all'effetto memoria' caratteristico dell'immuno-oncologia». Bristol-Myers Squibb oggi è in prima linea nella ricerca di farmaci innovativi: in Italia sono in corso oltre 80 sperimentazioni su 16 molecole sviluppate dall'azienda in oncologia. «Nel 2013, la rivista Science collocò l'immuno-oncologia al primo posto della top ten' delle più importanti scoperte scientifiche dell'anno. Sembrava una scommessa ma è realtà - aggiunge Emma Charles, General Manager BMS Italia- Abbiamo introdotto la prima molecola immuno-oncologica, ipilimumab, nel melanoma nel 2013 in Italia e, oggi, nivolumab in monoterapia o in combinazione con ipilimumab è utilizzato in numerose indicazioni con un beneficio significativo in sopravvivenza».
Importante è anche il ruolo delle Associazioni, perché «entrare in una sperimentazione significa accedere a terapie innovative anni prima della commercializzazione», afferma Monica Forchetta, presidente ApaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma). Infine Cosimo Paga, Executive Country Medical Director BMS: «Dobbiamo estendere l'efficacia dell'immuno-oncologia in tumori dove gli attuali farmaci non sono indicati e studiare i meccanismi di resistenza dell'immuno-oncologia. Per questo abbiamo da poco inaugurato il centro di ricerca traslazionale negli Stati Uniti (Cambridge, Massachusetts), per accelerare la capacità di identificare soluzioni di medicina di precisione».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2019, 05:01
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