Ieri il processo che vede Candida Visentini, Elena Chieregato, Marisa Visentin, Monica Soriani, Daria Furini e l'ex dirigente medico della struttura Tiziano Gaio, accusati di maltrattamenti continuati in concorso contro persone affidate loro per ragioni di cura, ha visto la requisitoria del pm Monica Bombana, culminata con la richiesta dei condanna degli imputati a tre anni di reclusione ciascuno, con le richieste degli avvocati attraverso i quali alcuni dei familiari dei pazienti si sono costituiti parte civile, e con le arringhe dei difensori, Marco Petternella, Barbara Destro e Monica Malagutti. L'accusa ha ripercorso gli episodi che sarebbero emersi dalla visione dei filmati delle telecamere installate dalla Squadra mobile all'interno della struttura nel corso delle lunghe indagini, che nel capo d'imputazione sono riportati come «violenze psichiche e violenze fisiche tra cui percosse, con manate, scarpe da ginnastica, panni di tessuto, peluche, bastone della scopa, schiaffi al volto, strattoni, prese per i capelli, spinte, lanci sul letto e sulla sedia a rotelle».
Il processo è stato aggiornato al 30 ottobre con la sentenza del giudice Barbara Vicario...
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Settembre 2017, 12:36
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