Scarpellini si difende davanti ai giudici: “I soldi a Marra? Erano solo un prestito”
di Davide Manlio Ruffolo
Un’ora di duro faccia a faccia dove non sono mancati momenti di tensione. Come quando gli inquirenti lo hanno incalzato in merito all’intercettazione in cui si diceva “a disposizione” del costruttore romano Scarpellini, anch’esso finito agli arresti lo scorso 16 dicembre. Qui Marra ha prontamente replicato: «L’aver detto di essere a disposizione è stato solo un atto di cortesia verso una persona che conoscevo, nulla di più e nulla di meno».
Al termine dell’audizione, il suo difensore, l’avvocato Francesco Scacchi ha dichiarato: «Il mio assistito è stato lucido e ha fornito risposte su quanto gli viene contestato dalla Procura ma ha fornito delle precisazione spontanee anche su altri punti. Non presenteremo istanza di scarcerazione».
Nella stessa giornata è stato sentito anche Sergio Scarpellini, difeso dai legali Remo Pannais e Massimo Krogh, che ha negato l’episodio corruttivo contestatogli, affermando: «I soldi che diedi a Marra nel 2013 erano un prestito che spero ancora mi venga restituito. «Non ho nulla da nascondere. Con Marra non c’è stata nessuna contropartita». I difensori di Scarpellini hanno depositato i contratti dell’immobile dell’Eur che l’imprenditore ha venduto a Marra. Contratti che avrebbero previsto per Scarpellini il diritto di riacquisto dell’appartamento ad un prezzo di favore nel caso in cui Marra non avesse ottenuto quanto sperato da una eventuale vendita a terzi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2016, 10:02
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