Allarme in Campidoglio: il Comune
di Roma ha debiti per 12 miliardi di euro

Allarme in Campidoglio: il Comune di Roma ha debiti per 12 miliardi di euro

di Lorena Loiacono
Un debito da capogiro, pari a 12 miliardi di euro. E' questo il buco nero che il Campidoglio si ritrova oggi a dover gestire. Una falla che rischia di mettere in serio pericolo la liquidità per il 2016.

Della cifra complessiva fanno parte 3 miliardi e 224 milioni di euro di debito non finanziario, quindi si tratta di debiti commerciali, e 8 miliardi e 768 milioni di euro di debito finanziario, considerato a valori attuali. A svelare la situazione decisamente critica del Comune di Roma è stata, ieri durante un'audizione in commissione Bilancio alla Camera, il commissario straordinario per il piano di rientro del debito pregresso di Roma Capitale, Silvia Scozzese: «Già a partire da quest'anno potrebbe verificarsi una crisi di liquidità nel caso in cui emergessero pagamenti per debiti non finanziari di oltre 539 milioni di euro».

Una situazione esplosiva, da gestire su più fronti: «Il debito finanziario lo conosciamo e deve essere gestito meglio. Ma non rappresenta particolare preoccupazione. Anche il debito commerciale deve essere gestito ma i mezzi sono diversi perché c'è bisogno che si aprano le pratiche e si concluda l'analisi di chi deve essere ancora pagato dal Comune di Roma».E qui si apre una voragine: «Attualmente, per il 43% delle posizioni presenti nel sistema informatico del Comune di Roma, non è stato individuato direttamente il soggetto creditore». Quasi la metà dei creditori, quindi, non hanno ancora un nome: «Sono presenti 12mila posizioni per oltre 3,2 miliardi di euro di debiti commerciali, non finanziari, di cui quasi la metà riferibili con certezza».

Nelle carte del Comune ci sono anche 1 miliardo di euro di espropri, anche di oltre mezzo secolo fa: nel piano di rientro del debito storico infatti «c'è un insieme di procedure espropriative per un totale di circa 2000 pratiche riferibili ai periodi tra il 50 e il 90. L'onere potenziale per regolarizzare queste posizioni aperte è valutato in circa 1 miliardo di euro».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Aprile 2016, 09:40
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