Il bimbo è nato da una coppia di donne:
per i giudici sono entrambe mamme

Il bimbo è nato da una coppia di donne: per i giudici sono entrambe mamme

di Mario Fabbroni
ROMA - Ha due mamme (una italiana, l’altra spagnola) ma ancora non sa di essere al centro di una vera e propria bufera giudiziaria oltre che etica e sociale. La sentenza della Corte d’Appello di Torino sta dividendo l’Italia sul tema delle famiglie “improprie” e dei presunti diritti per i loro figli.





Le due donne, sposate in Spagna, sono infatti indicate nello stato civile del Comune di Barcellona come «madre A» e «madre B». Il Tribunale di Torino, in un primo momento, aveva respinto la richiesta di trascriverlo nell’anagrafe italiana (le norme in materia di filiazione fanno riferimento ai concetti di padre, madre, marito e moglie), poi i giudici hanno sentenziato che il piccolo sarebbe figlio «di due mamme».



Che - peraltro - hanno pure «divorziato», scegliendo però la condivisione della responsabilità genitoriale. «Un obbrobrio da cancellare, intervenga subito la Cassazione», tuonano Giovanardi e Gasparri. Mentre le Famiglie Arcolbaleno «ringraziano i giudici» e parte della sinistra (come Lo Giudice, del Pd) afferma: «È un grande passo verso l'abbattimento dei paradossi tra i diversi ordinamenti europei e verso il riconoscimento dell’omogenitorialità nel nostro Paese».



La Chiesa invece sottolinea che non sono affatto stati tutelati i diritti del bambino: «Per crescere correttamente, serve una famiglia con l’esperienza di padre e madre», afferma il segretario del Sinodo, monsignor Bruno Forte. Il Comune di Torino non procede però alla trascrizione dell’atto «in attesa di chiarimenti da parte della Prefettura», anche se viene incalzato dall’avvocato Stefano Garibaldi (uno dei legali delle due donne): «La sentenza va applicata». Secondo altri esperti del diritto di famiglia «resterà un caso isolato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Gennaio 2015, 09:33
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