Yemen, 2 kamikaze si fanno esplodere davanti a moschee: 150 morti e 300 feriti. L'Isis rivendica l'attacco

Yemen, 2 kamikaze si fanno esplodere davanti a moschee: 150 morti e 300 feriti. L'Isis rivendica l'attacco
Sale di minuto in minuto e vertiginosamente il bilancio delle vittime degli attacchi alle due moschee in Yemen. Secondo fonti delle autorità locali citate dal corrispondente della Cnn il numero delle vittime è arrivato ad almeno 150. Circa 300 i feriti. Secondo il sito Site l'Isis avrebbe rivendicato gli attacchi ma l'informazione non è confermata. Dietro alla strage potrebbe esserci la cellula yemenita di al Qaeda.





I due kamikaze si sono fatti saltare in aria all'esterno delle moschee, nel centro della capitale yemenita. I due luoghi di culto sono frequentati da dirigenti e sostenitori degli Huthi, i ribelli sciiti che dal settembre scorso controllano Sanaa e che in gennaio hanno sciolto Parlamento e governo.



Gli Huthi, come le forze armate regolari, sono presi di mira in attacchi e attentati compiuti dal Al Qaida nello Yemen, che gli Usa considerano la branca più pericolosa della rete terroristica a livello planetario.
Il doppio attentato odierno è stato compiuto all'indomani di scontri a Aden, nel Sud del Paese, tra truppe fedeli rispettivamente al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi e al suo predecessore Ali Abdullah Saleh. Hadi si è rifugiato a Aden, la ex capitale dello Yemen del Sud, nel febbraio scorso, dopo essere fuggito da Sanaa, dove gli Huthi lo tenevano agli arresti domiciliari.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Marzo 2015, 19:36