Il vescovo: "In Siria l'Isis ha sterminato cristiani
prima dell'arrivo delle forze di Damasco"
La località, ricorda l'emittente britannica, è tornata nelle mani dell'esercito all'inizio della settimana appena trascorsa. E dopo la liberazione è venuto alla luce questo nuovo orrore. Secondo il patriarca, ad al-Qaryatayn - occupata dall'Isis fin dall'agosto 2015 - erano rimasti circa 300 cristiani, subito presi di mira dai jihadisti.
Una parte è riuscita a scappare, altri sono morti nel tentativo e altri ancora - ha aggiunto l'ecclesiastico sulla base di testimonianze dirette raccolte sul posto - sono stati assassinati per aver rifiutato di accettare la conversione forzata o di sottostare alle regole imposte dai seguaci del Califfato per i cosiddetti «contratti dei dhimmi»: di fatto lavori servili che garantiscono 'protezionè ad alcuni «infedeli». Fra le vittime si contano almeno tre donne, ha riferito ancora il patriarca, denunciando come i jihadisti avessero pianificato di vendere le ragazze cristiane superstiti quali «schiave».
Altri correligionari sono per ora considerati dispersi, ma si teme siano a loro volta morti. Al-Qaryatayn ha subito in questi mesi pesanti devastazioni. La fonte citata dalla Bbc ha confermato fra l'altro che un monastero cristiano antico di 1.500 anni è stato ridotto in macerie.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Aprile 2016, 09:08
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