Incendio nel palazzo del bar Napoli, dieci famiglie in fuga

Un residente terrorizzato: "Mia figlia dormiva nella stanza piena di fumo"

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di Marco Cusumano

IL ROGO

«Ho aperto la porta della stanza di mia figlia di 2 anni, stava dormendo ma la camera era totalmente invasa dal fumo nero, non si vedeva nulla. Siamo fuggiti di corsa, ma se ci fossimo accorti dell’incendio qualche minuto dopo forse sarebbe stata una tragedia». Pierluigi abita al secondo piano della palazzina in via Isonzo dove nella notte tra domenica e lunedì è esploso un enorme incendio che ha distrutto la terrazza esterna del “Bar Napoli”, storico punto di riferimento del quartiere. Il fuoco ha raggiunto due finestre degli appartamenti ai piani superiori, ma è stato soprattutto il fumo a mandare in panico decine di persone che stavano tranquillamente dormendo. Nel cuore della notte, intorno alle 2, le fiamme si sono propagate rapidamente distruggendo la copertura e gli arredi esterni del bar. Il fuoco ha raggiunto esternamente il primo e il secondo piano, i vetri delle finestre sono esplosi mentre il fumo entrava rapidamente negli appartamenti e nelle scale della palazzina di cinque piani. In pochi minuti è scoppiato il panico, i residenti sono fuggiti giù per le scale, tanti bambini sono scoppiati in lacrime terrorizzati dal fuoco e dal fumo. I soccorsi sono arrivati rapidamente ma l’intervento dei vigili del fuoco non è stato semplicissimo, considerando le dimensioni del rogo.

«Erano circa le 2 di notte - racconta uno dei residenti - quando ho sentito bussare forte alla porta, una vicina di casa urlava “uscite uscite, c’è un incendio, dobbiamo lasciare le case immediatamente”. Io non mi ero ancora accorto di nulla, siamo scesi giù e c’era l’inferno: fuoco e fumo ovunque, donne e bambini che piangevano, è stato davvero terribile».

Ai piani più bassi invece il fumo è arrivato subito ma chi dormiva nella parte interna è stato raggiunto dopo qualche minuto. Come nel caso del commerciante con una bambina di due anni: «Per fortuna mia moglie era sveglia in quel momento e si è accorta del cattivo odore e dei rumori.

Così siamo andati in camera di mia figlia piccola, che dorme sul lato del bar e l’abbiamo trovata completamente invasa dal fumo. La piccola dormiva, l’abbiamo presa e portata via subito, per fortuna non ci sono state conseguenze ma poteva andare peggio, molto peggio». In tutto sono fuggite dieci famiglie, praticamente l’intera palazzina.

LE INDAGINI

Vigili del fuoco e polizia hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause del devastante incendio. Il primo sopralluogo è stato effettuato e una delle ipotesi è legata a un corto circuito nell’area esterna del bar, ma al momento non è possibile escludere nessuna ipotesi. Compresa naturalmente quella dolosa, di cui ieri si parlava molto considerando i numerosi precedenti avvenuti in zona, dove sono state bruciate diverse auto. C’è inoltre la coincidenza di un altro incendio avvenuto poco distante, nella stessa notte, ai danni di un cassonetto dell’immondizia in via Isonzo. Per adesso è impossibile stabilire collegamenti, le indagini necessitano di tempo ma forse dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona potrebbero arrivare elementi utili. Una telecamera si trova a pochi metri dal rogo, all’interno dell’area di servizio del distributore di benzina adiacente al bar.

Ma prima di avviare accertamenti e indagini di questo tipo occorrerà attendere la relazione tecnica dei vigili del fuoco che potrebbe confermare o smentire l’origine accidentale del rogo.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2024, 10:47
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