Traffico di droga e attentati incendiari agli stabilimenti: sgominata una banda

Latina, minacce a chi partecipava alle gare. Nel mirino delle indagini la famiglia Zof

Traffico di droga e attentati incendiari agli stabilimenti: sgominata una banda

di Mario Antoni

Attentati incendiari agli stabilimenti balneari, con un traffico di droga che dal litorale pontino lambiva anche il litorale Roma. Il tutto aggravato dall'utilizzo del metodo mafioso. Le dinamiche dell'organizzazione criminale, smantellata ieri mattina all'alba con un'imponente operazione anticrimine della squadra mobile di Latina, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Roma, sono ben descritte nell'ordinanza di custodia cautelare con cui il Gip, Roberto Saulino, ha spedito 5 persone in carcere, tutti accusati di associazione mafiosa, spaccio di sostanza stupefacenti, turbata libertà degli incanti e di estorsione.

Perno centrale dell'inchiesta è la famiglia Zof, legata a doppio filo con il clan Travali, che minacciava e intimoriva con incendi e minacce armate gli imprenditori che partecipavano alle gare di affidamento, bandite dal comune di Latina, di stabilimenti balneari e chioschi che aprivano durante il periodo estivo. «Il Topo Beach non se tocca... Era di mio nonno e di mio padre e sarà mio e di mio fratello… Il mio futuro la mia tranquillità è data da tutto questo ...scombinate sta catena e vi scatenerò l'inferno». Scriveva così Alessandro Zof, arrestato ieri, quando altri esercenti volevano partecipare al bando per prendere la gestione del lido Topo Beach”. Gli affiliati al commando che invece controllavano il narcotraffico erano attivi nel quartiere popolare Q5 ed estendevano le loro propaggini fino alla Capitale, nelle zone del litorale romano, dove “sconfinavano”. Durante le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della DDA, Luigi Spinelli, è stato documentato l'utilizzo di metodi intimidatori impiegati per la riscossione dei crediti insoluti, con persone finite in ospedale refertate con diversi di giorni di prognosi per la gravità delle lesioni riportate.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2024, 06:05