Roma, rapita e stuprata per tre notti dall'ex compagno: donna si salva lanciandosi dall'auto in corsa

Rapita e stuprata per tre notti dall'ex compagno albanese: si è salvata lanciandosi dall'auto in corsa
Segregata, picchiata e stuprata per tre lunghissimi giorni dal suo ex fidanzato. Una donna italiana, di 28 anni, madre di due figli, è stata costretta a subire tutto questo da parte del suo ex compagno, un albanese di 30 anni con precedenti di Polizia e immigrato irregolare. 

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Le violenze sono durate da mercoledì 31 luglio scorso fino al pomeriggio del venerdì successivo quando, approfittando di un viaggio a Roma (dove era stata costretta a seguire il suo carceriere) la donna, sulla strada verso Castel Romano, ha trovato la forza di lanciarsi dalla macchina.



Nonostante ciò l'uomo ha bloccato il veicolo e ha raggiunto la ragazza colpendola con schiaffi e pugni per costringerla a risalire sulla vettura. Solo l'intervento delle persone presenti e di alcune guardie giurate in servizio presso l'outlet hanno consentito di trarre in salvo la donna. All'arrivo degli agenti del commissariato Spinaceto, però, l'albanese si era già dileguato.

Agli agenti la vittima ha raccontato la storia di un amore malato: un lungo anno di soprusi e violenze, fisiche e psicologiche. La donna è stata anche costretta con minacce rivolte a lei e ai suoi figli a non rivelare a nessuno ciò che era costretta a subire. Dopo i soccorsi alla donna, ricoverata in ospedale e sottoposta al protocollo per le
vittime di abusi sessuali, sono scattate le indagini. Grazie ai filmati di videosorveglianza delle telecamere presenti nel centro outlet, non solo sono stati ripresi attimi di inaudita violenza nei confronti della donna e la fuga della ragazza, ma si è riusciti anche a risalire alla targa e al modello dell'autovettura utilizzata
dall'albanese. 

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Questo ha permesso di concentrare le ricerche su un individuo noto alle forze dell'ordine. Gli agenti della Polizia della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Spinaceto si sono recati così a Foligno dove ad attenderli hanno trovato i poliziotti del locale Commissariato. In serata c'è stata la svolta: è stata rintracciata una testimone, una giovane donna italiana residente a Foligno che addirittura, nel corso di una visita a casa dell'albanese
nella giornata di giovedì, spaventata dalle violenze alle quali, suo malgrado, aveva dovuto assistere, era fuggita dall'appartamento.

Dopo aver raccolto la drammatica testimonianza, grazie a uno stratagemma, gli investigatori hanno attirato il ricercato alla stazione dei treni di Foligno. L'uomo ha parcheggiato l'auto lontano dalla stazione cercando di non farsi notare. L'uomo è stato però immediatamente bloccato e fermato dai poliziotti per sequestro di persona, violenza sessuale, minacce e lesioni. Al termine degli accertamenti è stato accompagnato nel carcere di Spoleto. La vittima, dopo le cure e le visite che hanno rivelato la presenza di numerosi segni di violenza sul suo corpo, è stata affidata ai genitori, giunti immediatamente a Roma per assisterla.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2019, 15:08
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