La stangata viaggia anche su bus e metro. Dopo il salasso delle bollette di gas e luce, infatti, ecco l’aumento per i ticket del trasporto pubblico. Un esempio? Il biglietto integrato a tempo di Atac da 1,50 euro per 100 minuti, arriverà a 2 euro. I pendolari pagheranno l’abbonamento mensile 46 euro (oggi costa 35 euro), l’annuale da 250 a 350 euro. Un aumento di almeno il 30% che, in tempi di crisi, non è certo poco.
RIMODULAZIONE. Il costo dei titoli di viaggio è previsto dal “Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale” del 2018. Il testo porta la firma della Regione Lazio e di Trenitalia. L’aumento per Atac scatterà dal 1 agosto del 2023: per i romani non è certo una buona notizia e non lo è neanche per il Campidoglio. Dal Comune, che di fatto subisce la decisione, trapelano non pochi malumori perché, inevitabilmente, si ritroverà a fare i conti sia con le proteste dei cittadini che si vedono lievitare i prezzi proprio ora che la Ztl è stata estesa sia con il prevedibile aumento, a partire da settembre prossimo, dell’uso di auto e mezzi privati in barba alla qualità dell’aria.
CACCIA AI FONDI. E la Regione Lazio, dove si voterà a febbraio prossimo, ora promette un dietrofront: «Stiamo lavorando per scongiurare l’aumento del costo dei biglietti Atac - assicurano il presidente vicario Daniele Leodori e l’assessore alla mobilità Mauro Alessandri - L’obiettivo è reperire i fondi necessari per i bilanci delle aziende coinvolte ed evitare assolutamente l’aggravio delle tariffe sulle tasche delle famiglie».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2022, 09:56
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