Tre donne sono state condannate a Velletri per la circoncisione abusiva di un neonato di 21 giorni, che è morto sette ore dopo l'intervento. Si tratta della mamma trentenne, condannata a 4 anni e mezzo di carcere, e delle due "santone" che hanno materialmente eseguito la procedura: una, la chirurga, sconterà 8 anni e mezzo, mentre l'assistente 6 anni e mezzo.
La tragedia
La tragedia è avvenuta nelle campagne di Monte Compatri meno di un anno fa. Il 24 marzo scorso, il bambino è stato portato a casa di Egbe Kate Iduorobo, che in Nigeria era abilitata alla professione sanitaria ma non in Italia. L'operazione è costata 300 euro e sette ore dopo il cuore del neonato ha smesso di battere a causa di una forte emorragia.
Nessuna delle tre intendeva causare la morte del bambino, ma hanno ignorato il rischio che ha portatato alla tragedia. Entrambe le complici sono state trovate e arrestate grazie alle informazioni fornite dalla madre del bambino. Una donna è stata detenuta in carcere, mentre l'altra è stata posta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2024, 11:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA